Leggendo la biografia dei
Killing Joke la prima cosa che mi sono chiesto è stata se almeno uno dei quattro componenti originali del gruppo si fosse mai immaginato, nell’ormai lontano 1979, anno di uscita del primo singolo “Are You Receiving?”, di quanto la loro influenza avrebbe per 30 anni condizionato il mondo musicale. Attenzione, non stiamo parlando solo del nostro beneamato Heavy Metal e delle sue innumerevoli sfaccettature, qui ci riferiamo alla musica a 360gradi, dal punk alla dark/new wave, dall’ebm alla musica sinfonica.
Il cantante
Jaz Coleman, è compositore per la Prague Symphony Orchestra, ha collaborato con la London Symphony Orchestra, la London Philarmonic, l’Auckland Philarmonic, il New Zeland String Quartet e la Royal Opera House. Difficilmente nel panorama musicale mondiale è riscontrabile una carriera così trasversale.
Il bassista
Paul Raven scomparso nel 2007, è stato anche membro fondatore di Prong e Ministry.
Il suo sostituto
Martin “Youth” Glover è stato il produttore di Urban Hymns dei Velvet e di Riot City Blues dei Primal Scream oltre ad aver scritto e prodotto per The Cult, Dido, Paul McCartney, Tricky, The Orb, Marylin Manson, Nick Cave, U2 e Axl Rose.
Il riff di chitarra di Eighties è stato usato dai Nirvana per la canzone Come As You Are.
I Metallica hanno coverizzato The Wait tratta dal primo album Killing Joke per l’ep The $5.98 EP: Garage Days Re-Revisited.
Tra i gruppi che li hanno nominati come propria influenza, rimanendo solo in ambito Metal e Alternative, possiamo citare Metallica, Nirvana, Ministry, Nine Inch Nails, Napalm Death, Tool, Primus, Jane’s Addiction, Soundgarden, Foo Fighters, Faith No More e Korn.
Potrei continuare per pagine e pagine ma veniamo all’attualità.
MMXXII è il quindicesimo album dei Killing Joke, il secondo con la formazione originale riunitasi nel 2010 con l’uscita del fortunatissimo Absolute Dissident che festeggiava il trentesimo anno di attività della band. Senza ombra di dubbio ci troviamo di fronte all’ennesimo splendido album, caratterizzato dal loro tipico sound, degna colonna sonora di questi anni pericolosi e bui. Sezione ritmica precisa e coinvolgente sia nei pezzi più industrial che in quelli rock, riff apocalittici e chirurgici, e la stupenda voce di Jaz Coleman aggressiva quando serve ma capace di stupire con linee melodiche sempre indovinate. MMXXII si muove sicuramente su livelli molto alti in tutte le dieci canzoni che lo compongono. Da menzionare su tutte
Fema Camp con il suo incedere quasi marziale,
Glitch,
Trance e la conclusiva
On a Hallow’s Eve.
Signore e signori, giù il cappello davanti al nuovo gran disco dei Killing Joke ed ai loro trent’anni di favolosa carriera musicale.
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