Quasi quindici anni di sbattimenti a barcamenarsi tra alti e bassi, ma i
Gun Barrel non hanno mai mollato.
Ed eccoli così a riprovarci con il loro quinto album, "Brace for Impact", ancora e sempre all'insegna di un
Heavy & Hard Rock che snocciola evidenti influenze da parte di formazioni storiche quali AC/DC, Motorhead ed Accept, per quanto oramai metabolizzate e fatte sempre più proprie da parte di questa rocciosa formazione teutonica.
Ed è proprio in questo campo che i Gun Barrel fanno le cose migliori, sicuramente con "With Might and Main", vero highlight del disco con quel suo approccio catchy ed i suoi coretti ammiccanti (nel finale appannaggio a addirittura dei fanciulli, un po' come fece Udo Dirkschneider ai tempi di "They Want War"), ma anche grazie alla motorhediana titletrack ed alla conclusiva "Big Taboo" dove li scopriamo lanciati a dare vita ad un riuscito incrocio tra i Megadeth, Sinner ed i Thin Lizzy.
Resta ancora da segnalare che su "Brace for Impact" si ha anche la possibilità di vedere all'opera il nuovo cantante del gruppo, Patrick Sühl, ugola graffiante e ruvida, al pari del sound che esce dagli speaker, che coglie appieno quelle che sono le esigenze del gruppo.
Qualche anno in più sulle spalle, un nuovo studio album che ci presenta alcune importanti novità, sia dietro al microfono sia per quanto riguarda il contratto discografico (dopo diversi anni con la Limp Music sono, infatti, sono passati alla Massacre Records) non cambiano le carte in tavola: i Gun Barrel sono una di quelle formazioni caratterizzate dalla poca originalità e da tanta grinta ma che non mancherà certo di catalizzare dei meritati consensi.
Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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