Copertina 7

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2011
Durata:45 min.

Tracklist

  1. SEA NOTES
  2. THE BELLS OF AWAKENING
  3. LARDEE
  4. ASTRAL MEMORIES
  5. THE HEART'S HOME
  6. INTO THE FUTURE
  7. DESTINY

Line up

  • Simone Terigi: guitars, mandolins, glasses, heart
  • Nicola Paoli: cello
  • Davide Zalaffi: percussions

Voto medio utenti

Terigi Simone, scritto proprio così, con quella rigorosa struttura cognome / nome che non può che farmi tornare ai tempi della scuola e dei suoi temibili registri, è il modo in cui il chitarrista dei Lucid Dream (già attivo anche in altri vari progetti) firma la sua prima fatica solista, intitolata “Rock meditations”.
Fortunatamente di “scolastico”, tra i “solchi digitali” di questo dischetto autoprodotto, oltre alla succitata (personale) suggestione, non c’è proprio nulla, mentre è il suo titolo, semmai, ad offrire la migliore chiave di lettura di un programma pervaso da quarantacinque minuti di note concepite per sollecitare le sensazioni più intime e meditative dell’animo umano, nel tentativo di mettere in comunicazione l’ascoltatore con il proprio “io” interiore.
Nessuna ostentazione di tecnica specialistica, dunque, ma la capacità di mutuare dagli artisti più sensibili dello strumento (nello specifico citerei Satriani, Friedman e Schon, con un pizzico di Ackerman e Gilmour …) uno stile fluido, delicato, atmosferico e “spaziante”, perfetto per i momenti maggiormente introspettivi della propria esistenza, quando il “rumore”, anche se di quel tipo così meritorio che tanto ci appassiona, non è la soluzione adeguata per accompagnare il nostro contingente stato “spirituale”.
Scomporre un albo con queste caratteristiche e questi intenti, allo scopo di menzionarne i frammenti migliori è, ovviamente, da annoverare tra le imprese difficili e, in qualche modo, “snaturanti” ed è per questo che mi limiterò a segnalare gli episodi che mi hanno fornito predominanti stimoli sensoriali e che si chiamano “Sea notes”, rasserenante e languida come un tramonto sul mare, quando il sipario cala sull'orizzonte e sembra offrire una speranza alle difficoltà del vivere quotidiano, “Lardee”, dipinta con i colori della notte, delle luci soffuse e della solitudine, “Into the future”, un palpitante e toccante scandaglio emotivo, e "The heart's home”, davvero riuscita nella sua vitale nobiltà “rurale”, in grado, per il recupero della tradizione folk britannica e per il felice tocco mistico, di dirigere il pensiero direttamente ai Led Zeppelin (o, volendo parafrasare la sua testata, pure a certi Heart …).
“L’interrogazione” in “solitaria” del nostro si può dire superata con onore e si merita sicuramente un voto gratificante … attendere con trepidazione ulteriori prove “d’esame”, ancora individuali o frutto di un “lavoro in team”, è, a questo punto, la naturale conseguenza di un apprezzamento ampio e convinto, quello che si deve a tutti i musicisti passionali, intelligenti e preparati come Simone Terigi.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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