Nonostante si conoscano da circa 10 anni, questa band tosco-ligure approda solo ora al debut-cd. Il singer James Ivory (un piccolo omaggio al noto regista inglese?) fece una fugace apparizione nei Labyrinth nel periodo tra Lione e
Tiranti, ed anche il resto del gruppo dimostra non solo di avere background e stili di diversi generi, ma anche tecnica e professionalità in grandi dosi, aggiungete a ciò una produzione eccelsa (Zenith studios di Lucca), un curatissimo artwork "subacqueo", lo stile è quello inconfondibile del prog-metal più classico (alla Dream Theater di "Images and Words", per intenderci), ed il risultato funziona alla grande soprattutto col passare degli ascolti: le chitarre di Emi e Marco sono di grande impatto, le tastiere hanno un ruolo predominante senza invadere troppo la ritmica, mentre il drumming di Riccardo Salerno richiama al Portnoy dei tempi migliori, la prova di Ivory è ad altissimi livelli ed il suo singing molto personale senza dover chiamare in causa i soliti La Brie ecc....
I brani hanno una durata medio-lunga e rispettano in tutto e per tutto le pretese di ogni prog-metal fans, con i picchi più alti in "Seas of Karma", nella melodica "The Gift Inside", nei richiami tastieristici di "Learning to Live" in "Reminding the Past" e nella semi-ballad atmosferica "Time Without You" (gran finale strumentale con svariati cambi di tempo).
Concludendo, un gruppo che penso già dal prossimo lavoro sarà capace di scrollarsi di dosso certi fantasmi dremtheateriani e prendere una strada più personale, per ora non posso che consigliarvi l'acquisto, e lo faccio con grande piacere anche perché si tratta di una band "nostrana".
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