Non che io sia un grande fan dello sludge, ad esser sincero, ma questo Destined For The Sun, arrivato un po’ tardi rispetto all’uscita ufficiale in redazione, in fin dei conti si fa ascoltare volentieri.
La band statunitense ci propone un disco zozzissimo e rozzo, che in molti tratti riporta alla mente il metal delle origini e in diversi altri saltella tra elementi marziali e riffoni ben sviluppati. Niente che faccia gridare al miracolo, ma il prodotto si salva sicuramente grazie alla capacità di spaziare tra diverse influenze con un songwriting decisamente fresco.
Che dirvi di altro? Pre-ascolto obbligatorio, poi vedete voi. Per quanto mi riguarda band così hanno l’obbligo morale di osare di più, andandosi a cercare una nicchia personale e riconoscibile, altrimenti il rischio di cadere nell’anonimato più totale è fin troppo elevato. Siamo comunque al primo EP, dunque il tempo e lo spazio per fare meglio ci sono: staremo a vedere!
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