Dopo i magnifici dischi di esordio e una parte centrale di carriera leggermente sottotono, è ormai evidente come da qualche anno gli
Unleashed stiano vivendo una nuova fase ispiratissima, e, senza girarci troppo intorno, la loro maturità artistica… Non contenti di aver messo a segno tre colpi di seguito (“Midvinterblot”, “Hammer battalion” e “As yggdrasil trembles”), tornano a maciullare i nostri padiglioni auricolari con questo nuovo “Odalheim”, e vi assicuro che il livello non è certo calato, anzi… L’album è un concentrato ferale di putrido death metal, non lascia scampo e ti annichilisce durante l’ascolto, grazie a riff taglienti come rasoi, una sezione ritmica belligerante e le urla sgraziate del mitico Johnny Edlund, una garanzia quando si parla di growl e di death metal in generale. E la cosa che più affascina è che gli svedesi riescono a convincere senza snaturare di un millimetro il proprio sound, rimenando fedeli ai propri ideali, portando avanti ancora una volta il loro immaginario vichingo, fregandosene altamente dei trend che purtroppo spesso e volentieri violentano e snaturano il vero spirito metal, nel loro caso epico, battagliero e dannatamente e fascinosamente pagano, enfatizzato ancora di più da frequenti ma brevi ed efficaci arpeggi acustici. Come già successo per “Hammer battalion”, in “Odalheim” qua e là troviamo qualche richiamo al black metal, per esempio nella opener “Fimbulwinter” o in “Germania”, ma è pur sempre il death metal a fare la parte da leone, quindi i puristi possono dormire sonni tranquilli, e per fugare subito ogni dubbio basta dare un’ascoltata alla titletrack o a brani come “Rise of the Maya warriors” e “Gathering the battalions”. Come non spendere, a questo punto, due parole per quel gioiellino posto in chiusura che risponde al nome di “The great battle of Odalheim”? Quasi sei minuti di epicità allo stato puro, che vi catapulteranno direttamente in un campo di battaglia al fianco di nerboruti omaccioni puzzolenti spinti da Odino e dalla birra che hanno in corpo, con clangori di spade e di scudi… meravigliosa… Cos’altro aggiungere… con i Grave non proprio al top della forma, i Dismember sciolti, gli Entombed ormai da anni ed anni persi in altri meandri, gli Unleashed rappresentano l’unica vera certezza quando si parla di swedish death metal, una garanzia inossidabile, un gruppo decisamente ancora lontano dalla pensione. Sguainate le spade, affilate le asce, Odino chiama!!
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