Copertina 7,5

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2012
Durata:52 min.
Etichetta: Self-released/independent

Tracklist

  1. IN MEMORY OF FALLEN HEROES
  2. WORD HARD. EAT. WATCH.
  3. THE MANIFESTO
  4. DOCTOR VERITAS
  5. NOR FIRE, NOR SWORD
  6. AWOKE INCOMING (ANTARCTIC SOLITUDE)
  7. SPIT AND FORGET
  8. INEVITABILITY
  9. LA CONCUPISCENCE
  10. REINCARNATION OF THOUGHTS

Line up

  • Arius: Vocal, Guitar
  • Master Alafern: Guitar, Violin
  • Duk: Bass
  • Amorth I.M.: Drums

Voto medio utenti

Quello degli ucraini Svyatogor alla musica estrema è un approccio eclettico ed avant-guardistico.
"Doctor Veritas", terza fatica del gruppo, è infatti un album all'interno del quale sono coagulate influenze e suggestioni molto diverse tra di loro: si parte da una base di death/black metal per spingersi in territori che esplorano il folk, il thrash e svariate declinazioni della musica heavy in generale.
Le caratteristiche di "Doctor Veritas" sono, a ben guardare, quelle comuni a tutte le opere di questo genere e rendono il disco un'esperienza molto interessante perchè molto varia e mai noiosa. Certamente il rischio di una musica come questa è quello di non sapersi indirizzare con decisione verso un sentiero, ma c'è da riconoscere agli Svyatogor, anche grazie alla loro ottima preparazione tecnica, una grande capacità di sapere cogliere il punto senza perdersi, eccessivamente, in troppi giri cervellotici.
Nell'album, dunque, troverete si momenti di improvvisazione, vicini a certo jazz in cui il sax diventa estroso protagonista, così come troverete parti vocali "strane" e apparentemente fuori contesto, ma troverete anche aggressione e violenza che vi ricorderanno, con maestria, che siamo comunque di fronte ad un disco di extreme metal.
"Doctor Veritas" mette in scena dunque una musica che alterna accelerazioni brucianti a momenti in cui il gruppo da sfogo al suo estro senza mai lasciare spazio al dubbio che ci si trovi di fronte a forzature. Indubbiamente il disco non è privo di imperfezioni e certe partiture sarebbero potute essere evitate, sta di fatto però che con la loro terza fatica i nostri fanno centro confenzionando un'opera di tutto rispetto che merita l'attenzione di chi dalla musica metal cerca innovazione ed inventiva.
Non ho citato influenze particolari nel descrivervi il disco. Non troverete infatti punti di riferimento particolari o muse ispiratrici.
Quello che dovete fare è chiacciare il tasto play del vostro lettore, chiudere gli occhi e farvi guidare nel mondo incantato e distorto di questi folli ucraini.
Null'altro.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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