Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2012
Durata:53 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. CUNNING LULLABIES
  2. PAPER IS BLANK
  3. UNTO THE DARKNESS
  4. NOT WITHOUT A FIGHT
  5. BLEEDING HEART
  6. DYING
  7. ONE LAST NIGHT
  8. THREADS OF MY LIFE
  9. ANGELS OF BABYLON
  10. SEMENI
  11. A DREAM FOR A DREAM (BONUS TRACK)

Line up

  • George Charalambous: vocals
  • Harrys Pari: guitars
  • Stefanos Psillides: keyboards
  • Miguel Trapezaris: bass
  • Chris Ioannides: drums

Voto medio utenti

Con una buona discografia alle spalle, due album (entrambi recensiti a tempo debito) ed un primo full lenght autoprodotto, i Winters Verge si ripresentano con la loro ultima fatica, "Beyond Vengeance", che non si allontana da quanto fatto in passato, confermando così il potenziale di questa formazione cipriota.

La buona verve del cantante George Charalambous (vagamente dickinsoniano) si incastra su tessuto musicale che rivitalizza quel Power & Prog Metal che negli ultimi tempi sembra aver perso un po' di appeal.
Non credo che "Beyond Vengeance" possa - da solo - cambiare questa tendenza, ma è indubbio che ne sia un più che discreto portavoce, grazie ad un buon songwriting, un tiro convincente ed una buona prova esecutiva, per le tastiere di Stefanos Psillides ed il chitarrismo di Harrys Pari sempre puntuali ma mai ingombranti, al massimo si potrà storcere il naso di fronte al drumming di Chris Ioannides che, almeno nell'occasione, suona un po' freddo e distaccato.
Il vero highlight del disco lo incrociamo in occasione dei sei minuti di "Semeni", un brano che parte soffuso per svelare poi un’anima tortuosa che vive di sussulti improvvisi e spunti importanti, con delle belle intuizioni vocali, anche a livello di chorus.
Ad ogni modo, tra canzoni più ariose, come "Paper is Blank" o "Bleeding Heart", altre ben più sostenute ("Unto the Darkness", "Threads of My Life", la stessa "Angels of Babylon" dove troviamo come guest il vocalist dei Mystic Prophecy, R.D. Liapakis, anche produttore dell'album), quelle che mostrano sia un felice approccio melodico, ad esempio "Not Without a Fight" o la power ballad "One Last Night", sia un taglio più coraggiosamente Progressive ("Dying") o teatrale ("A Dream for a Dream"), i Winters Verge si attireranno senza particolari difficoltà le simpatie dei fans di formazioni come Stratovarius, Symphony X, Dark Moor, Vanishing Point, o i già citati Mystic Prophecy.

Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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