“Comunicazione di servizio: Si informano i signori passeggeri che il volo E.F.1 in partenza da Santiago, Cile, destinazione Metal.it subirà un leggero ritardo. La compagnia si scusa per i disagi. Per proteste e lamentele rivolgersi al sottoscritto, mentre per ottenere i rimborsi potete inoltrare le vostre richieste al nostro comandante Graz e ai copiloti Ermo e Sbranf, sarete ricontattati appena possibile.”
Ebbene sì abbiamo tardato un po’, ma dopo aver trovato la pista occupata dalle innumerevoli uscite dei giorni precedenti, finalmente siamo riusciti a far atterrare
En Vivo! anche sul nostro portale.
Il dvd in questione è la registrazione del concerto tenutosi in data 10 Aprile 2011 all’
Estadio Nacional di Santiago per la tappa cilena del
The Final Frontier World Tour iniziato a Dallas, in Texas, il 9 giugno 2010 e terminato il 06 agosto 2011 a Londra. Come avvenuto in precedenza per il
Somewhere Back in Time World Tour, da cui nacque
Flight 666, siamo di nuovo a bordo dell’
Ed Force One rinnovato nella grafica anche se reso partecipe di questa nuova impresa solo per i concerti di
Around the World in 66 Days (Russia, 11 febbraio 2011- Stati Uniti, 17 Aprile 2011), un piccolo tour nel tour.
Inoltre, in aggiunta all’intro del tour,
making of e
director’s cut di
“Satellite 15… The Final Frontier”, il dvd contiene
“Behind the Beast”, un documentario che ci illustra il lavoro disumano che sta dietro la realizzazione di un tour dei Maiden: la realizzazione della grafica dell’
Ed Force One (o
Ed Force One and A Half, come la chiama Dickinson per le nuove modifiche apportate in occasione di questo tour), le operazioni di carico e scarico a bordo del velivolo di tutta la strumentazione per i concerti, il montaggio della scenografia, la minuziosità dei tecnici del suono e della band prima dell’esibizione, le tappe e le rotte del tour più qualche piccolo scorcio delle diverse date di questa tournée. Da guardare prima del concerto giusto per scaldare gli animi.
Tutto parte con il passaggio del Boeing maideniano sullo stadio cileno e le urla dei fan sudamericani, sempre in delirio per queste occasioni, la scenografia che prende forma, le immagini di Eddy in versione aliena, del volto di Bruce Dickinson mimetizzato nello spazio e pianeti che esplodono. Scene dal backstage e inizia così un concerto in pieno stile Iron Maiden che parte con gli ultimi brani realizzati da Harris & Co. continuando con alcuni tra i più grandi successi della loro carriera con l’ormai consueta scenografia da paura con due maxi schermi ai lati del palco e un mezzobusto di Eddy dalle dimensioni davvero spaventose spuntare dalle retrovie oltre all’Eddy che calca il palco da sempre, il carisma di Dickinson (che rivedremo ancora una volta vestire i panni del soldato inglese), la simpatia di McBrain, la precisione maniacale delle esecuzioni di Smith, Murray e Gers, la compostezza e il coinvolgimento di Harris.
Qualità video molto alta, che molto rimanda a
Flight 666 a cui si aggiunge il vantaggio di maggiore continuità dato che si tratta di un unico concerto, e l’azzeccatissima idea di inserire inquadrature multiple sia del pubblico che dei musicisti; visuali da ogni dove: dall’alto, di fronte, dai lati, dal basso, così da riuscire a vederli suonare davvero tutti insieme o non perdervi nessuna delle loro espressioni mentre sono dediti agli assolo.
I fan più accaniti lo avranno già acquistato da tempo senza farsi troppi problemi, e non a torto aggiungo, perchè anche se con le registrazioni dei loro live i Maiden hanno sempre dimostrato le qualità grazie alle quali sono diventati una delle leggende viventi dell’heavy metal, stavolta c’è un motivo in più per godersi lo spettacolo: se anche voi come me avete fatto una faticaccia assurda a mandar giù l’ultimo album di studio della band e magari vi è rimasto ancora di traverso trovandolo troppo al di sotto delle aspettative, apprezzerete
En Vivo! per avere il merito non indifferente di dare un grosso slancio (nonché un senso) anche ai brani meno riusciti dell’insipido
The Final Frontier (leggi roba come
“El Dorado”) che interpretati dal vivo trovano la loro ragion d'esistere. Possiamo tirare un sospiro di sollievo!
Titoli di coda sulle note di
“When the Wild Wind Blows" e le voci estasiate dei fan all’uscita del concerto, e allora questa volta la canticchiamo noi:
Always look on the bright side of life…