Copertina 5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:38 min.
Etichetta:Maquiavel
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. INTRO (KRALIZEC)
  2. KRALIZEC
  3. INTRO (OCEANO NOX)
  4. OCEANO NOX
  5. APATRIDE
  6. L'ETERNELLE DANSE
  7. LE VIGILE
  8. SAILING TO THE ORIGIN
  9. NEANT/OUTRO

Line up

Non disponibile

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Devo ammettere di essere un pò stufo di queste band assolutamente normali, che per uscire un pò dalle righe si inventano chissà quali sperimentazioni pur di emergere nello spietato mercato discografico. I Kralizec sono una discreta band di death metal proveniente dal Canada, e sarebbe anche sicuramente stato meglio se si fossero limitati a suonare appunto del sano death metal. Invece no... hanno dovuto inserire degli sprazzi di musica classica, delle strutture complesse ma allo stesso tempo confusionarie, il tutto in nome di una presunta "progressività" che qui non si trova neanche a guardare con la lente d'ingrandimento. La cosa che fa incazzare è che finché il gruppo si mantiene su binari più o meno decifrabili, la musica risulta anche interessante (come nel caso di "Sailing To The Origin", che infatti è il brano più riuscito)... ma il coinvolgimento viene a mancare quando i Kralizec cercano a tutti i costi la sperimentazione senza neanche avere nella loro testa un'idea precisa di quello che in realtà vogliono comunicare. Così succede per alcuni cori di voce pulita, per sprazzi incomprensibili di screaming, per alcuni momenti atmosferici o orchestrali alla Cradle Of Filth che fanno perdere il filo del discorso e introducono quella frustrazione di cui parlavo poco sopra. A dirla tutta, lo screaming del cantante è la versione fastidiosa di quello di Shagrath dei Dimmu Borgir, andando spesso ad assomigliare più ad un gargarismo che ad una prestazione vocale. Dal punto di vista tecnico sembra che in Canada abbiano una marcia in più, visto che il terzetto non sbaglia un colpo sia quando si tratta di pestare sulle pelli, sia quando si tratta di tirare fuori dal cilindro un riff di tutto rispetto. Peccato per la registrazione poco pulita, ma da questo punto di vista non si può rimproverare più di tanto ai Kralizec. Spero che questo trend votato alla sperimentazione a tutti i costi stia per terminare, o che perlomeno siano in pochi musicisti capaci a portare avanti un discorso di questo genere. Peccato, perché se i Kralizec avessero prodotto un album di furioso death metal old style sono sicuro che ora staremmo parlando di un capolavoro.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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