Quartetto di Macerata, attivo da circa tre anni, i
Nasty Whores si presentano con un Ep di quattro brani, ben realizzato. Lo stile è hard’n’heavy dalle forti tinte ottantiane; solare, teso, deciso ed ammiccante, con i testi pieni di donne, amori sofferti e richiami sessuali a volontà.
Le canzoni funzionano, pur senza picchi straordinari. “Burning in hell” e “Bad boy” le più centrate, con buon appeal musicale e vocals convincenti.
Il gruppo si mostra compatto, equilibrato, evidenziando la sezione ritmica affiatata ed i puntuali assoli del chitarrista Trixy TH (?!?). Discreta anche la parte vocale, che ambisce a sottolineare l’aspetto anthemico del rock, anche se deve ancora crescere in personalità.
In sostanza, i Nasty Whores offrono la sensazione di una onesta band di hard rock metallizzato, ispirata dai grandi classici del genere. In confronto a tante altre formazioni simili i marchigiani possono vantare, oltre all’impostazione complessiva, un songwriting abbastanza efficace. Perlomeno per quanto si può capire da quattro sole canzoni. Direi che meritano la possibilità di cimentarsi con un lavoro completo, quindi auguriamo loro che qualcuno gliela offra.
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