Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2012
Durata:56 min.
Etichetta:IceWarrior Records

Tracklist

  1. MADNESS IS RISING
  2. GETAWAY
  3. THE FINAL JUDGMENT
  4. STRONG AS YOUR LOVE
  5. FARAWAY
  6. DRY GIN
  7. LIGHTNING
  8. ONE MAN, ONE LOOK, ONE DESIRE
  9. AGAIN YOU
  10. HOLY CALL
  11. FARAWAY (ACOUSTIC)

Line up

  • Steve Vawamas: bass
  • Pier Gonella: guitars
  • Jack Spider: vocals
  • Enry Sydoz: drums
  • Giorgia Gueglio: guest vocals on "Again You" and "Faraway"
  • John William Tudor: guest vocals on “Dry Gin”
  • Alessio Calandriello: guest vocals on "The Final Judgment”
  • Gianfranco "Pino" Puggioni: guest guitars on "Faraway"

Voto medio utenti

Il bassista Steve Vawamas rimette in pista i suoi Athlantis, ed a distanza di quasi dieci anni dall'omonimo e sinora unico album, dà alle stampe il nuovo "M.W.N.D.", acronimo di Metal Will Never Die.
Al suo fianco ritroviamo il chitarrista Pier Gonella, suo compagno di avventura non solo sul già citato esordio ma anche negli Odyssea e più recentemente con i Mastercastle, le coordinate musicali prendono invece le distanze da quel Power Metal melodico che l'Italia era solita proporre dal finire degli anni '90 in poi, e che aveva caratterizzato "Athlantis".
Gli Athlantis di oggi hanno adottato un sound che nasce dal punto d'incontro tra l'Heavy Metal e l'Hard Rock, le canzoni sono così più semplici e dirette, e l'ugola di Jack Spider è poi decisamente più ruvida di quella del suo predecessore.
La partenza non è però delle migliori, la ritmata "Madness Is Rising" non lascia il segno, eppoi la registrazione palesa subito qualche pecca, nel drumming e non dando la necessaria profondità ed impatto al sound.
Procedendo con l'ascolto si incontrano brani più ("Getaway", la rockeggiante "Strong As You Love" o "One Man One Look One Desire") e meno (la scontata "Dry Gin" cantata da John William Tudor, "Holy Call") riusciti, quelli dove si segnalano delle belle fughe di chitarra ("The Final Judgment", che con alla voce Alessio Calandriello dei Lucid Dream, riecheggia il passato del gruppo) ed il duetto con Giorgia Gueglio su "Faraway", ballad di routine e fin troppo melensa. Tutto questo porta ad un risultato complessivo che lascia un po' d'amaro in bocca per quel vago senso di incompletezza che aleggia sul disco.
Già... dopo tanti anni credo si potesse fare qualcosa di meglio - e lo dimostrano i valori messi in campo da "One Man, One Look, One Desire" - evitando alcuni passaggi a vuoto e curando meglio la resa sonora.

Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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