Hexen - Being And Nothingness

Copertina 6

Info

Anno di uscita:2012
Durata:non disponibile
Etichetta:Pulverised Records

Tracklist

  1. MACROCOSM
  2. GRAVE NEW WORLD
  3. DEFCON RISING
  4. PRIVATE HELL
  5. WALK AS MANY, STAND AS ONE
  6. STREAM OF UNCONSCIOUSNESS
  7. INDEFINITE ARCHETYPE
  8. THE NESCIENT
  9. NOCTURNE

Line up

  • Andre Hartoonian : Vocals, Bass
  • Ronny Dorian : Guitar
  • Carlos Cruz : Drums
  • James Lopez : Guitar

Voto medio utenti

Improvvisamente mi trovo catapultata nei primi anni '90 / fine anni '80. Dove le trovo ora un paio di Reebok Pump alte o Nike Air? Fortuna che ho mantenuto da parte lo storico giubbotto di jeans con la toppa dei Megadeth sulle spalle.

Sono passati almeno dieci anni ma agli Hexen l'evoluzione del genere che suonano non deve essere particolarmente piaciuta. Loro fanno parte di quello zoccolo duro che si è fermato alla fase "storica".
La band viene da Los Angeles e questo è il secondo lavoro dopo “State of Insurgency” di quattro anni fa. I punti di riferimento sono nomi come Annihilator, i Megadeth fino a "Rust in Peace", direi anche alcune cose dei Carcass di "Heartwork": thrash speed tecnico, ricco di cambi di tempo, con le classiche parti "stop and go" e maratone di batteria per un pogo selvaggio. Sentite, per esempio, "Grave New World" e “Private Hell”.
Defcon Rising” vi riporterà indietro di quindici anni mentre “Stream of Unconsciosness” e la suite “Nocturne” sono i brani più progressive e tecnici dell'album.

Musica per patiti del genere, direi, ma la verità è che un patito del trash ha già la discografia completa dei nomi maggiori, più un quantitativo indefinito degli altri. Quindi perchè spendere soldi per aggiungere un'opera che, oltre a suonare datata, risulta anche fluttuare nel grigiore del medio, ovvero: non brilla per particolari spunti artistici e la cosa che più rimane impressa è la copertina di di Kristian Wahlin (Emperor, King Diamond e molti altri).

Chissà se, magari in altri quattro anni, riusciranno a sviluppare uno stile più personale.
Recensione a cura di Laura Archini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 21 mag 2012 alle 00:49

in effetti...

Inserito il 19 mag 2012 alle 08:18

thrash

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