Ma sto
Lars Eric Mattsson quanto lavora? E il suo progetto solista, e mille altri gruppi, una label (la Lion Music) da gestire e far crescere..ma un attimo di pausa no? Certo è che se quello che ne risulta è di valore come i suoi Book of Reflections, ben venga lo stakanovismo..
Book of Reflections appunto che arrivano all'appuntamento col terzo album, quello che di solito rappresenta lo spartiacque tra una carriera da buttare e una in potenziale rampa di lancio. Per quanto mi riguarda ho apprezzato i precedenti album, anche se per un motivo o per l'altro stentavano sempre a decollare e a seguire una determinata rotta.
"Relentless Fighter" è la quadratura del cerchio, sia dal punto di vista stilistico sia da quello della line-up, che vede stavolta solo due vocalist dividersi la scena e le canzoni, il semi-sconosciuto
Carsten Schulz quelle dispari e l'ottimo
Markku Kuikka (già visto con gli
Status Minor) quelle pari. Chi vince tra i due? Difficile dirlo, entrambi sono decisamente dotati a livello tecnico e di range, Markku ha una voce più pulita e impostata al prog, Carsten invece si avvicina più allo stile di Coverdale e Lande, offrendo un range decisamente più ampio e in generale adattandosi meglio alla proposta musicale dei Book of Reflections. Mezzo punto in più per lui quindi, in un ipotetico duello fratricida.
Dal punto di vista musicale troviamo invece il buon Lars darsi da fare con chitarra, basso e tastiera, sempre in maniera egregia, rimbalzandosi assoli di livello eccellente e offrendo globalmente una prestazione davvero maiuscola, anche e soprattutto a livello di songwriting, ancora migliore di quanto visto in passato. Insomma, sarà pure un gruppo ma la scena è tutta sua, inutile negarlo.
Le canzoni sono tutte di buon livello, assestandosi su un power metal dal chiarissimo stampo neoclassico, impreziosito da qualche perla tendente all'hard rock, come ad esempio la seconda traccia, "
Dance With the Devil", dal ritornello tanto semplice quanto ammaliante.
Perla del disco è senza dubbio la terza traccia,
"Angel Shed a Tear", sulla quale Carsten Schulz offre una prestazione pressoché perfetta, adeguatamente accompagnato dal comparto strumentistico di Mattsson, in una canzone che finisce con lo sconfinare egregiamente nel prog.
"Relentless Fighter" è quindi un disco completo, solido, senza sbavature, che non sconvolgerà sicuramente il mondo della musica ma che offre senza dubbio 50 piacevolissimi minuti da ascoltare e da godere. Consigliatissimo in particolare ai delusi dall'ultimo At Vance, sottoscritto in primis.
Quoth the Raven, Nevermore..
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?