Nonostante i difetti, stavo per dare un voto maggiore d'incoraggiamento all'olandese Jim Breedveld ma con l'ultimo brano si è auto squalificato. Martial ambient clone di Lustmord e Arditi con percussioni rituali.
I pezzi più riusciti sono: l'incalzante avanzare guerresco di "Back to Rome" e le cupe "Call of the First Aethyr" e "Bellona".
La band mostra di avere buone idee e passi, allora, la mancanza di originalità, le voci registrate male ( una strana caratteristica di diversi nomi della scuderia Rage in Eden ), una certa mancanza di pathos. Ma non posso passare sull'ultima traccia "Silenced", dove tutto quello che sentiamo sono le urla e le preghiere di qualche povera vittima mentre viene torturata, con annessi rumori degli strumenti di tortura.
Personalmente ritengo che a tutto dovrebbe esserci un limite dettato dal buon senso. Rimandato al prossimo, eventuale, lavoro.
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