Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:48 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. YOUNG FOREVER
  2. OUT TO EVERY STATION
  3. SOMETHING REAL
  4. LIVING WITH WOLVES
  5. VISION EYES
  6. ONE DAY WE WILL PUT OUT THE SUN
  7. BEHIND THE CLOWN
  8. ROCK SPIRIT
  9. THROUGH DAY AND NIGHT
  10. WHEN ANGELS WINGS WERE WHITE

Line up

  • Jorn Lande: vocals
  • Jorn Viggo Lofstaf: guitars
  • Magnus Rosen: bass
  • Stian Kristoffersen: drums
  • Ronny Tegner: keyboards

Voto medio utenti

Terzo album solista per l'indaffaratissimo Jorn Lande, già voce di The Snakes, Millennium, Ark e Masterplan. Con questo "Out To Every Nation" Lande conferma ancora una volta le sue grandi doti di vocalist e songwriter: l´album spazia tra l´hard rock classico, il rock melodico e il prog e sono almeno tre i singoli che passeranno in radio. Le danze si aprono con "Young Forever": le chitarre sono veloci e sostengono la voce lievemente roca di di Lande. Il ritornello è molto più melodico e accattivante e cambia tempo dopo la seconda strofa tornando heavy. Stessa struttura per la title-track "Out To Every Nation": hard rock per le strofe e melodia in primo piano nei ritornelli. Qui il cambio di tempo arriva dopo il secondo chorus per introdurre l´assolo di chitarra. L´ultimo ritornello é magistralmente accompagnato dalle tastiere. Segue "Something Real" brano piú heavy rispetto ai due precedenti che non cede mai alle atmosfere melodiche. Lande sfodera gli artigli e offre una interpretazione ai limiti della rabbia. L´ultima parte del pezzo é strumentale e stacca completamente dal resto della traccia, sembra quasi non farne parte. Inizio cupo per "Living With Wolves" che esplode poi in un chorus energico e veloce, allo stesso tempo orecchiabile e impossibile da dimenticare. "Vision Eyes" inizia come mid-tempo con tanto di chorus melodico con sottofondo di tastiera (ricorda molto "Waking Hour" da Burn The Sun degli Ark) per poi stravolgersi verso la fine accelerando con l´assolo di chitarra fino a riprendere il ritornello in chiave heavy. "One Day We Will Put Out The Sun" é un brano mediocre, in alcuni tratti la voce de Lande somiglia un po' troppo a quella di David Coverdale dei redivivi Whitesnake. Segue la bellissima semi-ballad "Behind The Clown" in cui tastiere e chitarre acustiche giocano tra loro e creano, insieme ai cori appena accennati, una atmosfera molto suggestiva. "Rock Spirit" sarebbe stato meglio in un disco degli anni ´80, per la musica ma soprattutto per il testo. Erano anni che nessuno scriveva un testo che dicesse "Michael wants to rock" con un numero imprecisato di individui che ripetono "rock" mimando cattiveria... Perdoniamolo...
Seguono "Through Day And Night", brano che sarebbe stato a meraviglia in 1987 dei Whitesnake, e "When Angel Wings Where White", mid-tempo degno di nota soltanto per un paio di interessanti cambi di tempo nella parte finale.
Piú che positivo, dunque, il bilancio dell'ultima fatica del rocker norvegese; imperdibile per i nuovi e i vecchi fans, nell'attesa del prossimo album dei Masterplan, prevista in autunno.
Recensione a cura di Elena Mascaro

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