Purtroppo capita.Dopo tanti anni di sbattimenti finalmente un gruppo riesce a realizzare il proprio debut album, ma alla fine i risultati sembrano non ripagare le aspettative.
I
Doctor Speed sono un gruppo fortemente legato agli
eighties, e nel presentarci il loro primo album accennano ad accostamenti a Helloween, Gamma Ray, Grave Digger, Stormwitch, S.D.I., ai quali aggiungerei anche l'influenza di alcuni esponenti dello US Power, come ad esempio Steel Prophet e Jag Panzer, tuttavia "Face to Face" non arriva nemmeno a lambire le peggiori uscite di nessuno dei gruppi appena citati.
Già la resa sonora si rivela da subito più che pessima, e questo non è certo un buon viatico per l'album, così come un artwork davvero mal riuscito, ma questo quartetto proveniente da Stoccarda ci mette poi anche del suo, con composizioni largamente derivative e spesso anche strutturate con approssimazione. Qualche limite nell'esecuzione, evidente sia nel cantato ("Evil Dead", "Face to Face", l'improbabile ballad "Frozen Tears"...) sia a livello di guitarwork ("We Destroy", "Great War"...) fa poi il resto, rendendo gravoso il compito di andare a individuare almeno un paio di brani (forse si potrebbe puntare su "Inner Demon" o "Stone Cold" ...) che ci mostrino quelli che dovrebbero essere gli aspetti migliori dei Doctor Speed.
Una carta giocata davvero male.
Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?