Continua la saga dei
Burning Point che ci presentano la loro quinta creazione
The Ignitor, certo con queste giornate già infernali forse è difficile avvicinarsi a un album che dalla copertina sembra davvero bruciare, però vi viene da dire: beati loro che ci staranno godendo il fresco della loro Finlandia!
Punto a favore, grosso punto a favore, di questa formazione è la coerenza con cui si ripropongono puntualmente, magari a scapito dell’originalità -che a dire il vero non li ha mai caratterizzati- ma senza dubbio a tutto vantaggio della personalità; ancora una volta siamo di fronte a un power metal dal suono tipicamente mitteleuropeo arricchito (o meno, a seconda dei gusti) da numerosi virtuosismi che conferiscono all’album delle sfumature quasi neoclassiche, senza però eccedere troppo evitando quindi di intaccare eccessivamente il sound portante. In aggiunta alcuni rari elementi che li riconducono alle proposte degli Hammerfall (intendo gli ultimi, non quelli dei tempi migliori!). L’immagine complessiva è senza dubbio positiva, non sbalorditiva ma positiva, almeno quando a predominare è l’accelerazione delle chitarre e della batteria mentre quando ci imbattiamo in scorci un attimo più lenti i pezzi cominciano perdere la loro forza.
The Ignitor parte deciso con due brani davvero tosti, poi i toni si attenuano e inizia l’alternarsi delle velocità di esecuzione.
“Heaven is Hell” è senza dubbio il brano di maggior carattere, il miglior riuscito di questa uscita, tipicamente power senza troppi accessori. La title-track (che potete ascoltare
qui) ha invece ben poco di power e un tocco quasi rock.
Altro promo dalla durata “incerta”: i produttori già pensano alle ferie? I nostri però non credo c’entrino molto….
Un album che ha i suoi lati positivi, ma vi avverto: se non sono riusciti a conquistarvi in passato, dubito riusciranno adesso nell’impresa.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?