Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:43 min.
Etichetta:Massacre
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. FUEL FOR THE FIRE
  2. KEEP IT UP
  3. SONG OF PAIN
  4. YOU GET WHAT YOU PAY FOR
  5. THE CHAINSAW
  6. CAN'T CATCH ME
  7. GO AWAY
  8. BOTTOM FEEDER
  9. CRUEL WORLD
  10. FAST DRIVER

Line up

  • Lips: vocals, guitar
  • Ivan Hurd: guitars
  • Glenn Five: bass
  • Robb Reiner: drums

Voto medio utenti

Già a partire dall'esplicito titolo del nuovo lavoro, come sempre composto di sole 3 parole, questo "BTB" degli Anvil sembrerebbe voler riportare la band indietro di almeno 15/20 anni, a quel sound di prima metà anni Ottanta, scavalcando in pieno la pesantezza di album quali "Absolutely No Alternative" o anche dei più recenti "Plenty Of Power" o il discusso "Still Going Strong" e tornare direttamente al sound di un "Forged In Fire" o addirittura "Metal On Metal". Per lo meno le intenzioni sembrano essere queste e sembrano venir confermate dopo un primo ascolto di questo nuovo lavoro, volutamente datato a partire dalla registrazione scarna e minimale dell'intero prodotto, ben distante dalle esplosive produzioni di fine anni '90 e accompagnata da un'esecuzione "auto limitante" da parte della band stessa. La struttura dei brani risulta molto semplice ed immediata, così come mancano le sfuriate di batteria di Robb Reiner e i macinanti riff della coppia Lips/Hurd, per non parlare del cantato di Lips, poco convincente e a tratti imbarazzante, lontano dalle timbriche aggressive e potenti dei dischi appena citati che non poche volte potevano richiamare l'illustre riferimento di Mr. Lemmy.
Detto tutto ciò, "Back To Basics" si rivela essere un disco divertente se preso nell'ottica di un ritorno al passato, con alcuni episodi davvero trascinanti e commoventi, quali una bellissima "Song Of Pain" o le rockeggianti "Keep It Up" e "You Get What You Pay For", divertenti episodi di un disco comunque mediocre anche considerato nella sua particolare accezione. In quanto tributo al periodo d'oro della band canadese, "BTB" non riesce per gran parte della sua durata a cogliere la stessa magia di quegli anni oramai così lontani col risultato di lasciare un po' di amaro in bocca e tanta voglia di andare a rispolverare i vecchi vinili degli Anvil, da "Hard 'n' Heavy" al live del 1989. Davvero troppo pochi gli episodi esaltanti e coinvolgenti per un disco del quale forse, a conti fatti, non c'era poi un gran bisogno; decisamente meglio per Lips e compagni proseguire lungo la propria strada, lasciando il glorioso passato legato agli anni trascorsi che ancora lo imprigionano, anche se, d'altro lato, un'iniziativa del genere, in un presente dove molte, troppe, band, tendono a rinnegare un passato sempre più lontano, gli Anvil dimostrano, pur avendo cambiato coordinate durante la propria carriera, di non rimpiangere niente della propria storia e delle proprie radici musicali. Sentimentalismi a parte, "BTB" è un disco divertente, apprezzabile negli intenti e gradevole in alcuni episodi, niente di più; per gli amanti degli Anvil comunque un disco da ascoltare.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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