Arrivano dalla Svezia, sono capitanati da Tony Niva- musicista un tempo dedito al metal con la band Zanity- gli
Oxygen partono già molto bene se consideriamo il fatto che
Final Warning è solo il loro debut album.
Il loro è un rock dall’essenza tipicamente anni ’80, veramente melodico e dal volto un po’ romantico. L’opener
“Janitor of Love” non mi era piaciuta moltissimo (mai fermarsi alla prima impressione!) ma l’album acquista valore già con
“Anything for You” dove si notano riff più intraprendenti e la parte delle tastiere crea un scenario molto convincente valorizzata anche dalle voci in background. Il quadro è quello specifico degli anni ottanta e lo si nota anche da un’appena accennata contaminazione stilistica che rimanda alla musica elettronica ancora in voga in quegli anni.
Buoni gli incipit dai riff disinvolti anche se dopo il ruolo di protagonista viene affidato al cantato. La voce di Niva è l’elemento trascinante e convince grazie a una prestazione variegata che va a riempire anche i passaggi più soft di ogni singolo brano.
Non fatevi scappare la fantasiosa
“Gold from the Future” o la nostalgica
“When Tomorrow Never Comes”!
Come avevo detto prima: mai fermarsi alla prima impressione; dopo qualche ascolto l’attitudine melodica del disco fa sentire il suo peso (leggero), per fortuna c’è qualche accenno di assolo, di chitarra o di tastiere che riportano il livello dei pezzi su buone frequenze.
L’ascolto, almeno una volta, è senza ombra di dubbio consigliato, e la band da seguire anche in futuro. Da non perdere per gli amanti del genere.
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