Con un nome così (chiaro omaggio ai Napalm Death) che altro potevano suonare gli
Unchallenged Hate se non un grindcore imbastardito da influenze death metal? I tedeschi infatti, giunti ormai al quarto parto disocgrafico, propongono con questo nuovo
"New Hate Order" dodici tracce di efferato grindcore venato di riff di scuola death metal, per ben 40 minuti di durata. Il pregio di questo album risiede nell'abilità degli Unchallenged Hate di saper fondere alla perfezione la tecnica ed il groove tipico di certo death metal con l'irruenza, la ferocia ed il blast tipici del grindcore vecchia maniera: il rifferama pertanto si segnala per un certo spessore e non cede mai a tentazioni cacofoniche, come pure la struttura dei brani che dosa con sapienza i cambi di tempo e i diversi mood che i brani riescono a trasmettere. Oltre a omaggiare i grandi del passato, gli Unchallenged Hate mostrano di guardare con interesse anche alle nuove strade del grind: una prova ne sono pezzi come "Of Thousand Fires" o "Blackwater Rising", capaci di richiamare alla mente la schizofrenia dei Cephalic Carnage. Nota dolente è forse la produzione di "New Hate Order", che pecca soprattutto per quel che riguarda il comparto ritmico e che forse in relazione alle chitarre poteva essere curata meglio...ma d'altronde stiamo parlando di grindcore, per cui certe sottigliezze rischiano di essere fuori luogo.
Il quarto album di questa band tedesca si rivela quindi un lavoro sincero e tutto sommato ispirato, anche se certamente non diverrà una nuova pietra miliare del genere.
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