Copertina 7

Info

Anno di uscita:2012
Durata:16 min.
Etichetta:Castellum Stoufenburc

Tracklist

  1. THE BEGINING OF TAURUS (INTRO)
  2. THE GIANT IS AWAKE
  3. HISTORICAL TURNOVER
  4. RETURN TO ALDEBARAN
  5. THE END OF TAURUS (OUTRO)

Line up

  • Legionarii: all instruments

Voto medio utenti

A pochi mesi dal debutto sulla lunga distanza con “Europa Rex”, Legionarii torna con un ep di sole 5 tracce, compresi un intro e un outro, per un totale di soli 16 minuti.
Negli ultimi mesi il nostro ha avuto modo di mettere a punta tanto la propria proposta musicale quanto la propria weltanschauung. Per quest’ultima ci aiuta il recente blog lanciato per spiegare la propria filosofia di vita, non bastasse l’intervista fiume già concessaci.
Dal punto di vista musicale “Age Of Taurus”, vuoi anche per l’argomento trattato, segna un passo avanti rispetto al recente passato.
Il qui presente disco fonde l’esoterismo iniziatico con elementi di cosmogonia e di storia, parlandoci appunto di questa mitologica era del toro nella quale si adorava il dio Mithras e durante la quale nacque lo spirito guerriero delle popolazioni proto-germaniche (leggasi indoeuropee).
Lo spirito europeo, purtroppo, si è corrotto con l’avvento dell’era dei pesci, un’era di decadenza e debolezza che ha visto la caduta dell’Europa a seguito del crollo dell’impero romano, con le invasioni barbariche.
Per fortuna, ci avvisa Legionarii, siamo alle soglie dell’era dell’acquario, un’era che riporterà in auge il vero spirito europeo che, sotto l’egida del sole nero, risplenderà di nuova gloria.
Tutto ciò si traduce in una musica che ha perso molto del suo connotato marziale a favore di un approccio maggiormente riflessivo. “The Giant Is Awake” descrive bene le atmosfere rituali del culto del dio Mithras (cui è legato il mito romano del Sol Invictus), divinità iranica cui venivano sacrificati tori.
Historical Turnover” è inquietante nel suo attendismo, rotto da fiati e percussioni perennemente in tensione, alla ricerca del pathos adatto a descrivere il processo di turnazione di ere e civiltà.
Return To Aldebaran” è solenne e descrive atmosfere quasi cosmiche, quelle del viaggio verso la stella più luminosa della costellazione del toro.
Il materiale proposto è troppo poco per dare un giudizio compiuto e definitivo sulla nuova direzione che Legionarii ha intrapreso, di sicuro la mancanza delle atmosfere oscure e marziali di “Europa Rex” si sente, ma al momento va bene così!


Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 13 lug 2012 alle 12:00

prendo atto che questo autore è un apologeta del nazifascismo e dei regimi totalitari in genere. prendo atto che questa musica vorrebbe celebrare, fra le altre cose, la guerra , la distruzione, la morte, i massacri, i genocidi, sotto l'egida di una rivalutazione di presunte tradizioni del passato. non credo si debba aggiungere altro. ognuno si farà la sua idea in merito. Mi sembra una interpretazione eccessiva la tua.

Inserito il 13 lug 2012 alle 11:23

Secondo me non hai capito niente...

Inserito il 13 lug 2012 alle 10:27

prendo atto che questo autore è un apologeta del nazifascismo e dei regimi totalitari in genere. prendo atto che questa musica vorrebbe celebrare, fra le altre cose, la guerra , la distruzione, la morte, i massacri, i genocidi, sotto l'egida di una rivalutazione di presunte tradizioni del passato. non credo si debba aggiungere altro. ognuno si farà la sua idea in merito.

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