Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:28 min.
Etichetta:Indie

Tracklist

  1. MORNING STAR
  2. GODFREAK
  3. PAIN SOCIETY
  4. HYBRID
  5. WORDS AND DUST
  6. UNTIL THE END

Line up

  • Alessio Consani: bass
  • Dimitri Meloni: guitars
  • Gabriele Caselli: keyboards, piano
  • Antonio Cannoletta: vocals
  • Raffahell Dridge: drums

Voto medio utenti

Fin dai primi secondi di questo "Hybrid" (anzi, facciamo dai primi minuti, dato che la prima traccia è un'intro) mi è parso chiaro che gli Ensight avessero del talento. E' bastato poi dare un'occhiata veloce ai componenti del gruppo per capire il perchè di questa impressione.

Gli Ensight sono infatti un progetto parallelo di Gabriele Caselli e Raffahell Dridge, rispettivamente tastierista e batterista dei compaesani Eldritch, che in un pomeriggio o in una serata del lontano 2009 decisero di concretizzare le loro amicizie e le loro passate esperienze on stage e metter su un gruppo dedito a sonorità affini al power e al prog, assieme al fratello di Raffahell, Dimitri Meloni.
Trovato il bassista (Alessio Consani) e successivamente, dopo un'estenuante ricerca, il cantante (Antonio Cannoletta) i 5 incidono nel 2011 questo EP di 6 canzoni, col classico scopo di farlo girare tra le varie etichette alla ricerca di un contratto discografico.
Intanto "Hybrid" arriva alle nostre orecchie, ed è una fortuna: il disco scorre che è un piacere per tutta la sua durata, in una saggia commistione di prog e power che mi ha ricordato parecchio gli altrettanto nostrani Secret Sphere. Il talento dei musicisti in questione è innegabile, tutti i componenti del gruppo se la cavano alla grandissima, con una nota di merito alle tastiere di Gabriele e alla batteria chirurgica di Raffahell.
La ciliegina sulla torta è però la prestazione del semi-sconosciuto (mi perdoni) Antonio Cannoletta dietro al microfono, assolutamente di grido: richiami ai più celebri cantanti a livello europeo e mondiale si rincorrono tra le sue corde, unendosi a formare una voce calda, dal range importante e che ben si adatta ad ogni situazione, donando alle canzoni che compongono il disco quel quid in più che male non fa.

Insomma questi Ensight hanno tutto il necessario per dire la loro nel'intasato panorama power/prog, dimostrando una freschezza compositiva che tanti altri possono solo sognarsi. Etichette fatevi sotto, qui c'è davvero dell'ottimo pane per i vostri denti!

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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