I VII Gates sono una vecchia "conoscenza" del sottoscritto, dato che recensii i primi due demo ("When Gates Are Opening" e "A Dark Room Of My Mind") di questo gruppo svedese ai tempi di Metal.it, ed il terzo "The Madman Inside" per Eutk. I miglioramenti che avevo intravisto su quest'ultima uscita sono percepibili anche sull'album di debutto, "Fire, Walk With Me" uscito per l'etichetta portoghese Sound Riot Records: Noto invece, con un attimo di sbigottimento, che i nomi di quasi tutti i componenti del gruppo sono cambiati. Non si tratta comunque di nessun stravolgimento di formazione: in realtà i volti nuovi sono solo quelli del bassista e del tastierista, ma sono stati adottati dei soprannomi. La musica è invece rimasta quella che già conoscevo (beh, 8 pezzi su dieci arrivano dai demo), sopratutto lo stile vocale di Christer Elmgren... ops, Chriss Blackburn, un cantante che continua a ricordarmi non poco Pasi Humppi (Freternia ed IronWare), ma anche Anders Zackrisson (ex Gotham City e Nocturnal Rites) e Andy Muck degli Stormwitch. Una voce non troppo pulita quindi, anzi piuttosto sporca e mai tentata di salire "lassù". Questo va a braccetto con il sound proposto da JJ Rockford e soci, che mantengono un approccio ottantiano, molto NWOBHM, con poco in comune con l'attuale concezione di Power Metal, In questo campo al massimo si potrebbero accostare ai primi Nocturnal Rites ed Heavens Gate, ma ho trovato diversi punti di contatto anche con i Savatage ("The Madman Inside" e "A Dark Room Of My Mind"). Grande spazio alle chitarre, sempre presenti, sia negli assoli sia nelle ritmiche, con JJ Rockford e Robert Makek affiancati di tanto in tanto da Tim Diaz, che da parte sua fa un buon lavoro alle tastiere. L'opener, la priestiana "Bounded by Hate" che parte con cautela ma alza poi i ritmi, è un pezzo nuovo, così come l'ottima "Seconds Left to Live" che ne ricalca l'andamento energico. Tra i due pezzi appena citati troviamo una canzone che ricordo con piacere, quella "The Saviour" dove, nel break a base di "polka", trova spazio anche una fisarmonica. A proposito, sul sito della band potrete anche scaricare un video proprio di questo brano. Suppongo che "Under the Crossed Bones" narri le gesta di pirati (ed infatti, i Running Wild rispondono alla chiamata), un brano nel più tipico Heavy Metal Teutonico. "So far Away" è una power ballad e, sebbene in alcune melodie ricordi toppo gli Helloween ed i Gamma Ray, devo ammettere che una volta tanto non vengo attratto fatalmente dal tasto "skip". Continuano invece a non convincermi del tutto "Tormented" e sopratutto "Like a Rock", ma per fortuna ci sono due brani come "A Dark Room Of My Mind" e la conclusiva "The Madman Inside", articolati ma nel allo stesso tempo potenti e convincenti, più grintosa ed heavier la prima e maggiormente orientata al feeling la seconda.
Un debutto che i VII si erano meritati sul campo e che hanno affrontato più che degnamente. Inoltre hanno potuto avere con loro sul disco alcuni ospiti, tra gli altri Kee Marcello degli Europe e Chris Amott degli Arch Enemy, che sebbene non hanno alterato il valore del disco sono comunque sempre una cosa simpatica.