Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:45 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. THE GATHERING OF WITCHES
  2. DANCE OF DARKNESS
  3. DISPELLATION
  4. BOATMANS CALL
  5. THE MISTRESS OF WISDOM
  6. I DJUPET SÅ SVART
  7. SEVEN

Line up

  • Mats: Vocals, Bass, Guitars, Keyboards
  • Ragnar: Vocals, Bass, Guitars, Keyboards
  • Tord: Drums

Voto medio utenti

Affacciatisi al mondo del metal nel 2008 con l'ottimo "By Honour", dopo aver trascorso i diciotto anni precedenti al debut a fare non si sa bene cosa, arrivano alla terza prova gli svedesi Ereb Altor che, grazie alla sempre più lungimirante Napalm Records, rilasciano questo "Gastrike", album dal titolo per lo meno "inquietante" per le suggestioni non proprio piacevoli che può evocare nella nostra lingua.

Il duo, nel frattempo diventato trio con l'ingresso di un batterista in pianta stabile, segna con il nuovo lavoro un distacco piuttosto netto dal suo passato.
Se gli album precedenti vedevano gli Ereb Altor alle prese con un massiccio doom metal molto epico, "Gastrike" ci consegna, invece, un suono molto più oscuro e violento che risente, fortemente, dell'influenza del black metal. Come a dire: le tenebre sono calate sulle visioni epiche dei nostri.

Questa svolta è un male?
Direi decisamente di no.
L'album, infatti, è davvero un buon disco che sa amalgamare in maniera molto convincente il classico metallo pagano degli Ereb con le nuove tendenze oscure, riuscendo, in più di una occasione, a stupire l'ascoltatore per la qualità della sua musica.
L'epicità, la propensione per il doom, le atmosfere fiere e battagliere ci sono ancora, come ancora molto evidente è l'influenza di Bathory, ascoltate ad esempio "The Mistress of Wisdom", tuttavia il sapore della musica si è fatto molto più aspro, molto più marcio.
Le clean vocals sono state quasi del tutto abbandonate e le accelerazioni di derivazione norvegese sono presenti in maniera massiccia ("Dance of Darkness" ha partiture in cui sembra di ascoltare i Gorgoroth), così come i riff si sono fatti molto duri e taglienti.
Questa "nuova" veste non impedisce, tuttavia, agli Ereb Altor di mantenere una forte identità, per quanto la loro proposta possa essere derivativa, e non impedisce, per fortuna, di scrivere un pezzo eccezionale come "Dispellation", in cui la mistura di vecchio e nuovo raggiunge il suo climax, che da solo vale il prezzo del dischetto.

In conclusione mi sento di consigliarvi "Gastrike" se siete amanti della musica epica ma al tempo stesso triste ed oscura, con l'avvertimento che, se avevate conosciuto il gruppo con i lavori precedenti, sarebbe bene deste prima un ascolto al nuovo album per non restarne delusi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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