Dopo l'ottimo debutto degli
Infamous, la
Novecento Produzioni (label nostrana votata al sottobosco musicale più nero e oscuro) propone un interessantissimo split tra
Permixtio e
Ethere, in un'elegante edizione in CDR vynil limitata a 200 copie.
Entrambe le band sono dedite ad un
Black Metal lento e opprimente, con una strizzatina d'occhio al depressive e assente di qualsiasi forma di luce.
Una melodia di carillon apre il primo dei tre brani di
Permixtio . Sin dal significato del moniker (Confusione, Caos in latino) si possono intuire le intenzioni della one man band nata dalla mente di
Umbra, già chitarrista degli
Strix, “a seguito -cito testuale la biografia- di una forte rivalutazione spirituale volta al raggiungimento di una più elevata e oscura conoscenza del Caos esistenziale”.
Piuttosto canonico il Black Metal di
Permixtio, con rare accelerate, grezzo e oscuro, con un'atmosfera malsana, ottimo nel colpire l'ascoltatore, annichilendolo con tanta malvagità e rassegnazione, che trova l'apice con il brano “
Innalzamento Divino” con quello stacco parlato tratto direttamente dal film “
Martyrs” che dà l'agognato colpo di grazia.
Ancor più interessante a mio avviso la seconda parte del disco, che vede protagonista
Ethere, progetto omonimo di un'altra costola degli
Strix, il bassista. Due lunghi brani (“
Ode all'Inverno” e “
Lux Aeterna”) di Black Metal atmosferico lento e depressivo, caratterizzato da riff ripetitivi al limite con il
Funeral Doom più opprimente con una melodia minimale e essenziale affogata nel dolore. Sperando che queste tracce siano solo l'apripista per l'uscita di un lavoro sulla lunga durata, torno a lasciarmi avvolgere dal nero manto di queste due promettenti e mortifere realtà italiane.
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