Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2012
Durata:66 min.
Etichetta:Massacre

Tracklist

  1. MANKWALA
  2. C.ULT O.F M.Y A.SHES
  3. GETTING INTO THE LABYRINTH
  4. DREAMING III (A NIGHTMARE)
  5. EVILUTION WITHIN
  6. MIRACLE DANCE
  7. OUR WILL
  8. HYPNOTIC PROPHECY
  9. THE REBIRTH OF...
  10. 1460 STEPS TO DIVINE
  11. ARRIVAL (OUTRO)

Line up

  • Sergio Paulo: guitars
  • Antonio Giao: bass
  • Jose Costa: vocals
  • Octavio Custodio: drums
  • Rodrigo Domingues: keyboards

Voto medio utenti

Che i portoghesi Disaffected sappiano suonare non ci piove.

Che sappiano comporre un album death metal è un altro paio di maniche. Assenti dalle scene da ben 17 anni, tanti sono passati da quel "Vast" uscito nel 1995 per la Skyfall, è stata l'olandese Massacre a ripescarli dall'oblio e dargli una nuova chance discografica che si concretizza perfettamente nel titolo scelto per la nuova fatica, ovvero "Rebirth", rinascita.

Più che rinascita potremmo dire riesumazione, dato che i Disaffected sembrano stati congelati stile Michael Jackson e risvegliati improvvisamente nel 2012: stessa direzione musicale, stessa produzione, stesso stile.
E non fraintendetemi, questo ai miei occhi è un bene! Una ventata di freschezza dai '90 ci voleva proprio e non nego che rituffarmi in quelle sonorità è stato come un toccasana, come una settimana di benessere pagata alle terme di Montecatini.

Purtroppo per me, i portoghesi appartengono a quella corrente che a mio avviso ha contribuito a imbastardire un genere puro e primario come il death metal, contaminandolo con soluzioni che in una musica così estrema e senza compromessi ci stanno, da sempre, come il cavolo a merenda: i Disaffected fanno scopa con bands tipo Atheist e Pestilence (era Elements e Spheres) ed ancor di più con band al tempo super idolatrate tipo i Phlebotomized che dopo un album pietoso come "Immense, Intense, Suspense" ricevettero sperticate lodi da parte dell'elitaria stampa specializzata, per poi morire poveri e dimenticati da tutti dopo appena tre anni.

Per fortuna i Disaffected non arrivano a tali estremismi e si collocano nel mezzo, senza strabordare nel tecnicismo puro o nella bizzarria (anche se talvolta ci vanno assai vicino), ricordando alla lontana i Pan.Thy.Monium, i Believer ed i Nocturnus di "Thresholds".

In definitiva un buon ritorno (con una produzione da mettersi a piangere per la gioia!!) che sarebbe stato personalmente accolto con molti più onori se i nostri si fossero dedicati ad un death metal sempre prog o techno ma più lineare e meno contorto, dato che quando i Disaffected si mettono a pestare in maniera decisa e con meno fronzoli ne escono decisi vincitori, ma che comunque potrebbe essere molto interessante per i più open-minded avvezzi anche alla voce in growl.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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