Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:52 min.
Etichetta:Escape
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. THOSE DAYS ARE GONE
  2. MEDICINE TO ME
  3. TOUCHED BY AN ANGEL
  4. GYPSY HEART
  5. LAND OF THE LIVING
  6. SHELTER ME
  7. COUNT ME OUT
  8. HOW DOES IT FEEL
  9. WAITING FOR THE GOOD TIMES
  10. WILD WATERS
  11. SILVER LINING

Line up

  • Steve Overland: vocals
  • Steve Morris: guitars
  • Chris Childs: bass
  • Henry James: drums
  • Mike Walsh: horns

Voto medio utenti

Album d´esordio per gli Shadowman, super-gruppo composto dal vocalist Steve Overland (FM), da Steve Morris, chitarrista degli Heartland e da Chris Childs e Harry James, basso e batteria dei Thunder. Land Of The Living é AOR/rock melodico con un tocco blueseggiante, sicuramente costruito attorno alla voce di Overland, che qui ricorda Paul Rodgers dei Bad Company e Michael Bolton. Non ci troviamo di fronte a un capolavoro di originalità ma ad un esempio di perizia tecnica, ineccepibile ma troppo controllato. "Those Days Are Gone" é piazzata ad arte in apertura, episodio felice nelle melodie e nell'energia, ha uno di quei ritornelli orecchiabili che l´AOR tanto ama sorretto da una splendida chitarra acustica. Purtroppo la successiva "Medicine To Me" non regge il confronto e sconfina nel pop anonimo. "Touch By An Angel" si salva grazie alle sue atmosfere soft e alle chitarre blues; qui piú che mai la voce di Overland ricorda quella di Michael Bolton. In "Gypsy Heart", di per sé nulla di speciale,il basso di Childs si fa sentire e, insieme a un bell'assolo veloce di Morris, regala al brano una sua dignità. "Land Of The Living", la title-track, brilla per i fiati di Mike Walsh e per la seconda metà del ritornello che stacca rispetto al resto del brano ed eccelle per stile e melodia. La prima delle due ballad è "Shelter Me", acustica e toccante. L´assolo di chitarra è anch'esso acustico, ben costruito e ottimamente suonato. La chitarra acustica é l´unico punto a favore della successiva "Count Me Out": Morris fa davvero un ottimo lavoro, peccato che il contesto del brano non sia alla sua altezza. "How Does It Feel" funziona in modo inverso rispetto al resto delle tracks dell´album: si tratta di un bel brano, impreziosito dalle chitarre dell'onnipresente Morris (del resto anche la produzione é sua)e dal basso di Childs, ma il ritornello é imperdonabile. "Waiting For The Good Times" accelera con le sue sonoritá vagamente southern rock, seguita da "Wild Waters", seconda - anonima - ballad. Chiude "Silver Lining", ancora le chitarre in evidenza, questa volta coadiuvate dal piano, cori ridotti a favore dell´assolo di una chitarra distorta.
I componenti degli Shadowman non mancano di perizia tecnica tantomeno di esperienza. Se con i prossimi album riusciranno ad osare di piú evitando di compiacere il mercato e se daranno maggiore spazio alla sezione ritmica sentiremo molto parlare di loro. In senso positivo.
Recensione a cura di Elena Mascaro

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 12 dic 2008 alle 02:41

Grandi Shadowman! Steve Overland ha una delle più belle voci del pianeta ed è vergognoso che non sia famoso in tutto il mondo come merita. Questo è il cd d'esordio di questa superband .. gran rock melodico di classe quindi merita almeno un 8!

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