Etichetta discografica: Code666...
Quindi originalità, follia, stranezza o vogliamo chiamarla avanguardia?
I
Blutmond, svizzeri, spiazzanti e folli, non potevano che incidere per l'italica label grazie alla quale sono alla terza prova discografica.
La loro musica è, come da copione, impossibile da classificare con precisione: black metal, elettronica, sax, jazz, pop, rock, voci di tutti i tipi e per tutti i gusti.
Tutto insieme.
Non un ascolto facile, dunque, quello di
"The Revolution is Dead!", un album che si muove in mille direzioni diverse e nel quale non è praticamente possibile trovare un vero e proprio filo conduttore se non la libertà creativa ed espressiva dei ragazzi coinvolti nel progetto.
Una libertà musicale ed una voglia di stupire che insieme costituiscono il più grande pregio ed il più grande difetto per un album come questo.
Lungo tutti i brani verrete costantemente sbattuti da una parte all'altra, da una atmosfera ad un'altra, da un genere all'altro senza che quasi ve ne accorgiate o senza che ne abbiate voglia.
Si resta davvero spiazzati di fronte ad una musica come questa, non si sa se esserne soddisfatti o infastiditi ed infatti il giudizio, mai come in questo caso, non può che essere soggettivo: personalmente il disco mi ha annoiato e quasi irritato, per qualcuno, invece, i
Blutmond saranno geniali ed io non sono nessuno per dire il contrario.
Quello che posso fare è suggerirvi di dare un ascolto all'album e decidere da che parte stare.
Senza voto necessario.
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