Un breve sunto per introdurre i
Custard, che davvero questi li conoscono in 5 in Italia: gruppo tedesco dedito al power metal più becero mai concepito, insieme a star (dalla carriera molto più breve ma fortunata però) come
The Storyteller, Freternia, Crystal Eyes e
Wyvern, esordiscono con un disco a nome "
Kingdoms of Your Life", che probabilmente è quanto di più sgraziato mai registrato nella musica: o si ama o si odia a morte, io sono tra la prima schiera ma capisco benissimo chi si mette nella seconda... Dopo quello, il baratro: i nostri cercano di aggiustare il tiro, diventano una band più ordinaria, cambiano line up mille volte (ad oggi è rimasto solo un membro di quel debutto) col risultato di esser banalissimi e scontati come Monti che introduce una nuova tassa, tipo sull'aria da respirare.
"
For My King", secondo album del 2000, è indecente, "
Wheels of Time" un poco meglio ma niente di che (questi i due album incisi con
Guido Brieke alla voce, detto l'
Asterix de noantri, a causa di due baffoni biondi da cartone animato che poi ha tagliato e lì lo hanno cacciato), "
Forces Remain", il primo con
Oli Strasser alla voce, manco l'ho mai sentito che mi prende la tristezza. Oggi arriva il quinto lavoro, questo "
Infested by Anger", per la
Pure Steel, cosa che mi aveva messo un minimo di curiosità in più perchè tendenzialmente questa etichetta presenta lavori discreti, salvo qualche roba immonda ed inascoltabile di tanto in tanto.
Purtroppo i Custard non si ripeteranno mai più, non incideranno mai più una "
The Sea", una "
Barricades", una "
Fading Memories" e questo è un dato di fatto di cui siamo tutti consci ma anche desolati: d'altra parte è anche vero che non siamo ai pessimi livelli di "For My King", il disco con la copertina più ridicola del mondo dopo quella del debutto degli
Wolf, ma il power metal tritatutto tutta doppiacassa di "
Infested by Anger" è veramente una goccia nel mare, una cosa che dopo mezz'ora non ricordiamo più una nota e che potremmo confondere con altre mille formazioni europee. Non fa schifo, non è fatto male, ma nemmeno conquista ed entusiasma: un normalissimo disco di power metal teutonico come ce ne sono miliardi nella vita e centinaia all'anno.
Noi preferiamo ricordarli così:
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