Mi duole profondamente ammetterlo, essendo un grande fan di Matos fin dai tempi in cui militava negli Angra, ma questo album si è rivelato per me una cocente delusione. Al punto in cui siamo arrivati con la sua carriera solista in caduta libera già a partire dal mediocre "Mentalize" solo una Reunion con i suoi vecchi compagni d'avventura potrebbe risollevare le sorti di un artista che ha completamente perso la bussola.
...Matos era grande affiancato da Bittencourt e Loureiro...dalla scissione degli Angra ci ha perso sicuramente di + lui...gli Angra senza mai fare miracoli hanno offerto album superiori alla media (forse solo l'ultimo Aqua è stato un po' + deludente)...Matos invece sembra sempre + spento come la sua non più brillante voce (normale con l'avanzare dell'età che non ci si arrivi + alle tonalità + alte,ma altri suoi colleghi sono cresciuti imparando a dare molti + "colori" alle loro interpretazioni,lui invece mi sembra sempre + piatto)...
matos... non mi fate parlà!!! sto disco fa pena come tutta la sua carriera solista!
urca, tutti d'accordo con la recensione vedo... Cmq Matos ha sempre fatto grandi cose in studio ma dal vivo ha sempre fatto cacare diciamocelo (almeno le tre volte che l'ho visto io sicuro)...ora fa cacare pure in studio, almeno è diventato coerente
Mio dio...
Ehm... a me piace... a mio avviso è il superiore dei suoi tre solisti... Anche se con gli Shaman aveva fatto meglio.
Il mondo è bello perchè vario :P Comunque io trovo che di colore qui ne abbia dato molto di più che su "Mentalize" ad esempio..poi oh, ognuno ha i suoi standard..
infatti io non ho molto apprezzato neppure "Mentalize"... :P i dischi che portano il suo nome purtroppo gli ho trovati un po' di "maniera",un po' "standard"...non pretendo che faccia un'altro "Holy Land" ma che non abbia + idee che lo elevino dalla massa mi mette tristezza,anche vero che quando ha provato a cambiare strada (secondo album con gli Shaaman o il progetto Virgo) è stato stroncato dai più...