Copertina 7

Info

Anno di uscita:2012
Durata:63 min.
Etichetta:Avenue of Allies
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. STRONG, WILD AND FREE
  2. PLEASURE AND PAIN
  3. HEART AND SOUL
  4. ROCK’N’ROLL FLAME
  5. HARD ROCKIN’ MAN
  6. GONNA FLY
  7. TELL ME YOU’RE READY
  8. IT’S NOT THE SAME
  9. HOW LONG
  10. A MILLION YEARS
  11. DANCING TO THE RHYTHM
  12. CHILDREN OF BESLAN

Line up

  • Fabri Kiareli: vocals, lead guitar
  • Luke Ballabio: rhythm guitar
  • Angel Perini: bass
  • Mao Granata: drums

Voto medio utenti

A due anni dal debutto “Rise”, torna il virtuoso chitarrista cantante Fabri Kiareli con i suoi F.E.A.S.T.. Ma nel tempo trascorso il nostro Fabri non è stato certo con le mani in mano: 120 concerti nel nord Italia; insieme al bassista Perini la reunion dei The Trip, prog band italo-britannica della seconda metà dei ’60, ed ancora la partecipazione agli UT, tribute band dei New Trolls. Ora il secondo capitolo della sua formazione principale, decisamente non male per questo personaggio capace di dividersi tra musica heavy e collaborazioni con Gianna Nannini, Dolcenera e Tricarico.
Ovviamente lo stile non è cambiato di una virgola: un solido e corposo hard’n’heavy che contempla brani più diretti e rocciosi, vedi la title-track e “Hard rockin’ man” , insieme ad episodi piacevolmente melodici, orecchiabili e mai zuccherosi, quali “Heart and soul”, la rock ballad di gusto americano “Gonna fly” e la romantica “A million years”. Kiareli è bravo nel rileggere in modo personale le proprie influenze, che vanno dai Van Halen ai Dokken, da Randy Rhoads ai Def Leppard, e così via. C’è un tocco di vecchi Ufo nella grintosa “Tell me you’re ready”, mentre la luccicante “Rock’n’roll flame” ci riporta a nomi storici dell’Aor come White Lion e Giant.
Discorso a parte merita la conclusiva “Children of Beslan”, dove il gruppo sviluppa un episodio articolato mettendoci tutto il sentimento che meritava un soggetto di cronaca così tragico e toccante.
Naturalmente la chitarra e la voce del leader sono il centro intorno al quale ruota tutto il resto, anche se i compagni non si limitano affatto al ruolo di comparse ed offrono un contributo preciso e puntuale. Tutte le canzoni sono state scritte dall’iperattivo Fabri, meno “Dancing to the rhythm” che è del monumentale Stevie Wonder.
I F.E.A.S.T. si confermano realtà del melodic rock adulto e radiofonico, pur mostrando di possedere diverse interessanti soluzioni. Un disco per i fans di Kiareli e per gli amanti della musica di buon gusto.

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