Ho letto di recente che i norvegesi Memorized Dreams saranno di spalla agli Europe in un concerto nel loro paese. Niente male per un gruppo con appena un album alle spalle, che ha l'intenzione, per l'occasione, di proporre “una setlist unica, composta da materiale proprio e classici degli anni '80”. Sinceramente l'unica differenza che riesco a trovare tra i grandi successi di quel periodo e le canzoni presenti su “Theater of Life” riguarda la qualità delle composizioni vere e proprie, davvero abissale: se si può chiudere un occhio sulla pressoché totale assenza di originalità, non si può certo ignorare la pochezza compositiva dei Memorized Dreams. I sette ragazzi scandinavi (ben due tastieristi nella line-up!) suonano un Power Metal che manca quasi completamente di originalità e di incisività, che affoga miseramente nell'anonimato del mercato odierno, ricco di gruppi che suonano questo genere, ma con risultati spesso migliori. Le canzoni sono di una linearità eccessiva, con refrain poco elaborati, una sezione ritmica a dir poco statica, e una ripetitività quasi fastidiosa. Neanche la voce del singer Terje Haroy conferisce alle canzoni un minimo di personalità, risultando a lungo andare decisamente noiosa e tecnicamente modesta, e la presenza dell'eccellente Olaf Hayer in veste di ospite su “Gates of Heaven” è purtroppo un highlight isolato. Neanche i power metallers più convinti potrebbero trovare in questo album un valido acquisto: il mercato offre decisamente di meglio! Tornando sulla notizia che apriva questa recensione... c'è da sperare che se la cavino meglio con le cover.
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