2 big 2 fail ovvero troppo grande per fallire … Chissa’ se sia stata una boutade oppure una frase dettata dalla superbia atta a celebrare un ottimo lavoro.
La carriera di un musicista, pur costellata di tanti successi, puo’ essere meno appagante di quel che sembra o quanto meno puo’ non accontentare pienamente il musicista poliedrico. Ecco perche’, dopo tante collaborazioni che hanno permesso a
MICHAEL EHRÉ di rivelarsi al mondo intero, questi abbia sentito il bisogno di realizzare la sua personale visione del metal, ovvero una band dove poter scrivere, suonare, registrare e produrre la propria musica.
EHRÉ e’ il batterista in carica dei
GAMMA RAY e dei
NITEWALK e con un trascorso in band quali
METALIUM, FIREWIND, PRYER, MORDER ONE e a icone come
ULI JON ROTH (ex-
Scorpions),
KEE MARCELLO e
VINNIE MOORE. Di indiscusse qualita’ artistiche quello che forse e’ poco noto di
EHRÉ e’ la sua straordinaria capacita’ musicale coltivata fin da piccolo quando si dilettava suonando chitarra, basso e gia’ componeva musica e testi: attivita’ queste che ha prestato anche ad altri artisti come la metal-vocalist giapponese
SAEKO, la metal band tedesca
ZED YAGO – fondata da
JUTTA WEINHOLD e nei
MORDER ONE.
E’ il 2009 quando nasce la dream-band di
EHRÉ: i
LOVE.MIGHT.KILL. L’ottima line-up vanta il brillante cantante italiano
JAN MANENTI (co-autore dei brani), gli amici chitarristi di vecchia data
CHRISTIAN STÖVER e
STEFAN ELLERHORST, JOGI SWEERS al basso e l'ex-tastierista dei
MOB RULES,
SASCHA ONNEN. Nel 2011 il debut album
BRACE FOR IMPACT impressiono’ favorevolmente critica e pubblico e cosi’, a poco piu’ di un anno di distanza, i
LOVE.MIGHT.KILL. ci riprovano presentando il loro secondo lavoro.
2 Big 2 Fail assomiglia molto ad un album di transizione; mostra un gruppo ancora in esplorazione che sta percorrendo il tragitto da intraprendere per definire la propria personalita’ ma lo fa regalandoci un album piu’ che convincente. C’e’ la maggiore maturita’ nei suoni che spostano l’ago della bilancia piu’ verso il metal (fino al power?) che non l’Hard Rock dell’impegno precedente. Ci sono conferme piacevoli, ed orgogliosamente nostrane, ovvero un’altra bellissima prova del bresciano
GIANBATTISTA “JAN” MANENTI la cui voce ben si presta al genere e regala ottime performance indipendentemente dalla rudezza oppure delle melodiche sonorita’ dei brani. Ci sono le perfette interazioni delle chitarre che ci regalano ora riff di teutonica reminescenza ora riff alla maniera yankee. Ci sono le tastiere che ammorbidiscono le graffianti song oltre che creare la giusta atmosfera per le ballad. Insomma, se
XCT, vero brano di apertura dell’album, e’ la sintesi perfetta di quello che viene rappresentato durante i 56 minuti di durata del lavoro, non si possono non citare
We Fall e
Burn the night per la loro velocita’ o le ballad
Too Big to Fail ed
Alone (quest’ultima dal vago sapore
Quensrycheriano), ma in generale e’ tutto l’album che scorre via piacevolmente grazie anche alla perfetta produzione di
EHRÉ ed all’eccellente lavoro di mixer di
MARKUS TESKE che regala dei suoni limpidi e piu’ che bilanciati in grado di dare il giusto volume ad ogni strumento, alla voce ed agli onnipresenti cori parte, anche questa fondamentale, del grande lavoro.
Insomma 2 Big 2 fail pare non sia solo una semplice boutade.
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