In bilico tra hard rock e metal, con una grossa attitudine southern e riff che puntano diretti al groove. No, non stiamo parlando una band statunitense, ma dei tedeschi
Dirt, arrivati con il secondo album al contratto con la Massacre Records. Tutto sommato, devo dire che mi pare che l’attenzione riservata a questi ragazzi tedeschi sia abbastanza meritata.
Non si parte alla grande, con una
Seven Days che stenta a decollare e ad entrare in testa, mentre con la zeppeliniana
Dirty tutte le qualità del combo teutonico vengono fuori: riff efficace e trascinante unito a melodia accattivante e catchy. Anche la blueseggiante title-track non è da meno, mentre
Fast Lane e
Face Down si muovono in territori decisamente più vicini all’heavy metal. Interlocutoria
Never Change My Ways, mentre
Crush e
Breathe In riportano la testa a dondolare su e giù con cadenza regolare. La ballad non poteva mancare e arriva con una
One Step Away decisamente centrata: non epocale ma ottima, con un inizio molto Journey-oriented. Si chiude con
Nice To See You, altro pezzo centrato alla perfezione tra violenza e melodia.
Insomma, da ascoltare. Io ci ho trovato parecchi richiami a band come i Black Stone Cherry, soprattutto nella vocalità e nelle chitarre, dunque direi che una possibilità potreste proprio dargliela: scoprirete un album piacevole e una band da tenere d’occhio.
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