Un massiccio muro sonoro, che vi cattura nel suo vortice fin dalla bella opener
Lucid Sorrow, questo è quanto troverete in
Pyramid Toward Oblivion, ep di sei pezzi e primo lavoro in studio degli
Slow Order, band bolognese nata nel 2009. La musica è un incrocio fra uno sludge gridato (Crowbar, Down) e la pesantezza dei Pantera. L'arpeggio iniziale di
Magma sembra l'inizio di Black Hole Sun dei Soundgarden, dopodiché sembra di sentire i Down cantati ora da Chris Cornell ora da Phil Anselmo. Ascoltate anche il giro di chitarra e basso di
Obsession's Creature. Qua e là si sentono influenze southern rock. Ottima la performance vocale e strumentale, i pezzi hanno una bella ritmica che scongiura parti monotone e monolitiche. Il song writing è altrettanto valido, anche se ci sono margini per renderlo più personale ed arrangiato. Interessante la presenza di due strumentali, la sopracitata
Obsession’s Creatures e
Perseids. Le premesse per un roseo futuro ci sono tutte. A risentirci presto!
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