Pensate sia ancora lecito parlare di musica psichedelica? Voglio dire ne è passata di acqua sotto i ponti, molto è cambiato musicalmente e non solo, non si fanno quei lunghissimi pezzi psicotropi e spesso il termine coincide una vaga propensione piuttosto periferica… Quindi che si fa? Si fa che per il momento prendiamo nota di questi
The Saint James Society, quintetto autodefinitosi
Pentecostal Desert Glam. Tranquilli non è come può sembrare!
La band texana è dedita a un garage rock dalla forte indole psichedelica, con incursioni blues e wave; questo è il loro primo EP, quattro tracce per soli diciassette minuti, pochi ma buoni. Purtroppo sembrano bruciare troppo in fretta con l’eccezione dell’opener
“Reflection” dove una psichedelia d’altri tempi sembra diluire i preziosi quattro minuti scarsi in cui si sviluppa un brano dai tratti visionari, un miraggio di suoni distorti reso mistico dalle backing vocals delle due percussioniste. La vera perla di questo lavoro.
“The Ballad of the White Horse” presenta uno spirito più rockettaro e blues e quanto sentito in precedenza si allontana per poi farsi ritrovare in una vistosa tenuta dark wave in
“Of Silver & Gold”. L’ultima traccia tende a mescolare insieme questi elementi in una convivenza comunque riuscita.
La proposta è molto interessante, bisognerà vedere quali saranno le scelte che la band intraprenderà, sperando che rivedano il minutaggio dei singoli brani per ritrovare veramente uno stile che in pochi oggi ripropongono.
Non succede, ma se succede…
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