Si chiamano Ocean Mind e arrivano dalla Grecia, sono al loro secondo lavoro con il quale dimostrano di avere ottime carte in mano e di averle giocate abbastanza bene.

Un sound a cavallo tra gli anni ’60 / ‘70 e abbastanza alternative, contornato da scenari stoner rock e blues alle tastiere e arricchiti (per chi piace) da shredding e tapping usati però non esageratamente formano il panorama che fa da sfondo a 2 Ready 2 Live; con la prima traccia, la titletrack, ci rimandano direttamente allo stile dei The Doors in particolare per l’uso e l’effettistica delle tastiere e in un certo senso anche per il cantato di Zach -ovviamente il tutto facendo i dovuti accorgimenti.

Questa impressione ci accompagnerà per buona parte dell’ascolto anche se a volte le tastiere pur restando il fiore all’occhiello di questa proposta saranno a volte arretrate dalle chitarre, incontrate anche in versione sintetizzata. Sarà anche legato che ho apprezzato tantissimo questo richiamo seppur minimo, ma quando invece l’effetto diminuisce il disco perde quota presentando dei passaggi anonimi che vanno a perdersi tra mille altri simili.
Buone le atmosfere in generali per certi versi visionarie e le brevi accelerazioni delle chitarre che non saranno nulla di veramente eccezionale ma aggiungono un pizzico di sale nel caso a qualcuno sembri un tantino insipido.
A rappresentanza di quanto contenuto nell’album la citata “2 Ready 2 Live” da una parte e “Heavy Loads” dall’altra, la via di mezzo la troviamo invece in “Howl”.

Questa mano è andata bene, bisogna rilanciare perché il piatto può essere ricco. E come sempre ci vuole anche un una bella dose di fortuna!