Si erano già fatti sentire sotto la precedente denominazione Turbo Mass, ora con il passaggio a
Turbo Rexx, questo quartetto marchigiano esordisce sulla lunga distanza grazie alla My Graveyard Productions.
Una formazione dove ritroviamo il chitarrista Guido Tiberi, già all'opera con Axevyper, Hyborian Steel ed Assedium, anche se la figura centrale del gruppo pare essere quella del cantante e chitarrista Andrea Pastore.
Su "The Ancient Stories" vengono riproposti tutti e tre i pezzi già presenti su "Wild Future", demo messo in circolazione l'anno scorso, ma riecco anche quelle mancanze sulle quali i Turbo
Mass e/o Rexx erano incappati nell'occasione.
Senza girarci troppo intorno, il problema maggiore di "The Ancient Stories" si rileva proprio nella prova vocale di Andrea Pastore, il quale, per quanto possa essere animato dalla passione e da tanta buona volontà, si rivela inadeguato al ruolo, con la registrazione che, equiparabile a quella di un discreto demo e poco più, non può certo mascherarne i limiti.
Le coordinate musicali dei Turbo Rexx sono fortemente ancorate alla più polverosa N.W.O.B.H.M. pur senza disdegnare alcune influenze da parte del Power & Speed Metal
made in Germany ed in U.S.A., anche se poi nella scaletta uno dei momenti più riusciti è sicuramente l'incalzante "Cenere e Ossa (Monaco Nero)", cantata in italiano, una scelta - questa - che continuo a sostenere ed appoggiare sempre e senza alcuna remora.
Purtroppo non è sufficiente.
Un esordio apprezzabile e genuino nelle intenzioni, acerbo ed approssimativo nei risultati. E questo si rispecchia nella votazione finale.
Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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