Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2007
Durata:48 min.
Etichetta:Sentinel Steel
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. V.666
  2. AWAKENING DAY
  3. PIECES OF MY BEGINNING
  4. MALACHI'S REIGN
  5. ACT OF DESPERATION
  6. WALK THROUGH HELL
  7. ON CHAINED DOWN
  8. HAUNTED SAGA - NOCTURNAL APPARITION
  9. HAUNTED SAGA - HAUNTED VISIONS
  10. HAUNTED SAGA - FINAL ENCOUNTER

Line up

  • Michael Grant: vocals
  • Sergio Ribeiro: guitars
  • Rod Mariani: guitars
  • Sergio Oliveira: keyboards
  • Nat Gallo: bass
  • Kevin Myers: drums

Voto medio utenti

I CypherSeer hanno subito attirato la mia attenzione per la presenza di Michael Grant, un cantante che ho sempre apprezzato, sia in passato con i Legend Maker e gli Onward, sia in tempi più recenti con i Crescent Shield.
Ed ora, negli esordienti CypherSeer, Grant ha il compito di sostituire l'onnipresente James Rivera (Destiny End, Helstar, Distant Thunder, Seven Witches...) che aveva cantato sul primo demo del gruppo, quando ancora si facevano chiamare Malakis Reign, un lavoro al quale aveva contribuito anche Mike LePond (Symphony X). Facile intuire che ci troviamo di fronte ad un tributo all'Heavy Metal, ma a differenza dei già citati Crescent Shield, la proposta dei CypherSeer è meno legata ai "classici" ed allo US Power Metal, infatti, ingloba impulsi speed/thrash e powereggianti ma anche qualche spunto progressive, muovendosi, come peraltro riferisce correttamente la loro biografia, tra gli Iced Earth ed i Symphony X, ma pure - aggiungo io - Jag Panzer.
E l'influenza di questi ultimi si sente subito su "V.666", dove Grant in diversi passaggi ricorda parecchio Harry Conklin, potente ed enfatico, mentre la formazione di Jon Schaffer viene richiamata sia dall'articolata e thrashy "Walk Through Hell", sia nelle atmosfere e nello svolgimento della conclusiva trilogia "Haunted Saga".
A rendere maggiormente varia e personale la propria proposta, i CypherSeer lasciano ampi spazi di manovra alle tastiere di Sergio Oliveira, buoni i suoi spunti su "Awakening Day", "Act of Desperation" o sulla strumentale "Nocturnal Apparition" (primo capitolo della "Haunted Saga"), donando al tutto un taglio di stampo europeo che, ad esempio, emerge chiaramente su "On Chained Down".
Questa impressione è sicuramente avvalorata dal fatto che "Awakening Day" si può giovare del tocco di un produttore esperto e valido come Fredrik Nordstrom, in grado di far risaltare appieno la forza di questo gruppo statunitense che riesce così a rendersi autore di uno dei debutti più intriganti dell'anno in corso.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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