Questi C.B Murdoc sono uno di quei gruppi che oserei definire “una boccata di aria fresca”. In un periodo in cui nel mio stereo transitano quasi esclusivamente lavori di band che nei migliori dei casi risultano essere mediocri, ecco arrivare come un treno in pieno volto questo “The Green” degli svedesi C.B Murdoc.

Un debutto ispirato, violento, diretto in cui l'aggressività del Death Metal si fonde con l'immediatezza dell'Hardcore. Permeato di centrati e interessanti passaggi Techno/Death che spesso e volentieri sfociano nel progressive ammorbidendo la pesantezza di alcuni passaggi e accrescendone notevolmente la bellezza. L'album prende inizio con la prima traccia “Devon”, un'immediata esplosione ai confini con il Brutal, forse il brano più violento del lotto. La successiva “Patch”, vede l'aspetto hardcore esplicitato in maggior modo. Splendida “Changeling” con un introduzione di archi da brivido per un brano cadenzato, tecnico e complesso allo stesso tempo, in cui vengono raccolti gli aspetti migliori di questo “The Green”, fino ad una apertura melodica veramente sublime. L'album prosegue su livelli decisamente alti, con la thrasheggiante “Two in One” o con la progressiva “Trinkets Of Deceit” fino alla conclusiva “By Omission”, perfetto epilogo di un album devastante.

Ottimi gli inserti di tastiera di Johann Larsson, mai in primo piano, ma sempre azzeccati e mai invasivi e il lavoro della coppia di chitarristi Fredrik Boëthius Fjärem e Kim Wennerström senza tralasciare le parti di batteria ad opera di Carl-Gustaf Bäckström (ex membro dei blackster Mörk Gryning).

Non è un caso che la band sia attualmente in tour con i Meshuggah, a dimostrazione di quanto interessanti e preparati siano i C.B Murdoc.
Un perfetto connubio di Death/Hardcore tecnico e diretto, fuorioso Thrash, Progressive ispirato e con un'inflessione melodica tutta svedese. Da avere assolutamente per farne un uso smoderato e quotidiano.