Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:32 min.
Etichetta:Street Symphonies Records
Distribuzione:Andromeda Dischi

Tracklist

  1. BY YOUR SIDE
  2. CREATURES OF THE NIGHT
  3. RUN LIKE HELL
  4. BORN TO BE BASTARD
  5. BEER'N'ROLL
  6. SEA OF SADNESS
  7. IL SOGNO, IL VOLO, LA MAGIA

Line up

  • Luigi “Sange” Sangermano: vocals
  • Fabrizio “PinkMariachi” Gangemi: guitar
  • Luca Capanni: guitar
  • Tiziano DeSiati: bass
  • Beppe “Beps” Montuori: drums

Voto medio utenti

Dopo “Ready for the show” del 2011, è tempo per i Sange:Main:Machine dell’ottimo vocalist Luigi “Sange” Sangermano (noto per la passata militanza nei Tarchon Fist) di replicare a quel positivo esordio con un apprezzabile mini album a cui consegnare, tramite tre pezzi remixati e quattro brani nuovi, tutta la grinta e la freschezza di un gruppo hard-rock (che non disdegna sconfinamenti vagamente “modernisti” o piccoli punk-eggiamenti melodici) sempre più compatto e convinto.
Come anticipato, l’approccio dei nostri è quello di una band cresciuta con i suoni degli eighties ma che vive lucidamente nel suo “presente”, rivestendo di “attualità” e dinamismo una passione sicuramente radicata.
In questo modo, “By your side” e "Run like hell” suonano potenti e “classiche” e tuttavia hanno (la prima soprattutto nel refrain e la seconda nella struttura armonica) le armi adeguate per allettare in qualche modo pure gli estimatori di certi Foo Fighters, e "Sea of sadness” fonde le ballate drammatiche dei Metallica con sfumati bagliori emotivi alla Avenged Sevenfold, per un quadro sensoriale complessivo dalle facoltà attrattive a “spettro” piuttosto ampio.
Maggiormente “rigorose” appaiono “Born to be bastard” e “Beer'n'roll”, validi anthems “da concerto” tra Motley Crue e l’Alice Cooper ottantiano, e anche la cover dei Kiss “Creatures of the night”, pur senza perdere di “riconoscibilità”, scongiura, attraverso l’energia e il sufficiente carisma con cui è riprodotta, l’eventualità di uno spiacevole “effetto karaoke”.
Discreto, infine, l’esperimento in italiano “Il sogno, il volo, la magia”, in cui la tipica attitudine del gruppo si presenta “ammorbidita” dalle metriche sonore della nostra madrelingua e da un testo non particolarmente impegnativo, seppur nell'insieme gradevole.
Personalmente ritengo che i Sange:Main:Machine possano dare ancora di più, ampliando l’efficacia e il Cx mnemonico delle loro elaborazioni artistiche, aggiungendo ad una preparazione specialistica già molto solida una forza di suggestione compositiva pienamente catalizzante. In ogni caso … bravi.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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