I greci
Nighfall stanno vivendo una seconda giovinezza.
Tra i padri fondatori della scena estrema del loro paese, insieme con i
Rotting Christ e i
Septic Flesh, hanno saputo rialzarsi e riprendersi il posto che compete alla loro classe dopo che la fine degli anni '90 li aveva visti alle prese con esperimenti elettro-gotici in realtà non molto ben riusciti.
Prima
"Lyssa - Rural Gods and Astonishing Punishments" del 2004 aveva indicato la corretta via da seguire, poi lo splendido
"Astron Black and the Thirty Tyrants" del 2010 ci aveva presentato un gruppo carico di rinnovate energie e interprete di una musica di altissimo livello.
Adesso, nell'anno del signore 2013,
"Cassiopeia", il nono album dei nostri EP esclusi, prosegue l'inarrestabile marcia trionfale inaugurata dal suo predecessore e consente a
Efthimis Karadimas e soci di prenotare, sin da ora, un posto di assoluto rilievo nelle uscite estreme dell'anno.
E sì, perché il nuovo album è un lavoro eccellente sotto tutti i punti di vista.
Prodotto e suonato benissimo,
"Cassiopeia" ci ammalia con la sua possente miscela di death e black metal che risulta elegante ed epica riuscendo, nel frattempo, ad essere violenta e melodica.
Il taglio sinfonico che caratterizza la musica dei greci permette loro di dipingere scenari magniloquenti ed evocativi senza che il gruppo rinunci mai ad una sana dose di aggressività e di mistero che invece permeano le composizioni.
"Cassiopeia", fosse anche per il suo sguardo rivolto verso le stelle, sembra stringere la mano ai
Samael meno elettronici riuscendo, proprio come accade per gli svizzeri, ad essere un album in cui l'evidente eleganza, frutto di arrangiamenti di grande classe, si sposa con una carica epica davvero dominante che rende ogni singolo passaggio, anche il più oscuro, dannatamente potente.
L'album va gustato nella sua interezza considerando l'elevato valore di ogni brano: difficile, infatti, scegliere un pezzo più rappresentativo, sebbene l'irresistibile incedere di
"Oberon & Titania" o il magnifico riffing di
"The Nightwatch" e l'atmosfera inquietante di
"Stellar Parralax" siano vertici di assoluto splendore, e quindi
"Cassiopeia" va interpretato come un unico lungo cammino attraverso accelerazioni brucianti, momenti in cui la melodia ci sorprende per la sua bellezza o i pregevolissimi assolo di chitarra del neo acquisto
Constantine ci stupiscono per la loro bontà, un cammino, in ultimo, che procede, glorioso, verso le stelle ricordandoci l'arroganza tipica della razza umana che rappresenta il soggetto principale del nuovo lavoro dei
Nightfall.
Adesso sta a voi non lasciarvi sfuggire un album di questa levatura sia musicale che concettuale.