Pur provenendo dalla Francia, i
Mystery Blue, qui alle prese con il loro settimo album, sembrano essersi formati dalla parte sbagliata della
Linea Maginot. Infatti, l'opener "Conquer the World" rimanda direttamente ai Running Wild (con tanto di salve di cannone), mentre la successiva "Innocent Crime" non si discosta poi molto da cose fatteci ascoltare dai Primal Fear.
Ad ogni modo, al di là dei facili accostamenti e di una registrazione poco felice, per quanto curata dell'ex Grave Digger Uwe Lulis), le cose non stavano andando nemmeno poi così male, sennonché si affaccia poi "Running With the Pack", un brano a malapena salvato dalla presenza dell'ospite Andreas Babuschkin (Paragon), che si atteggia non poco a novello Udo Dirkschneider .
La voce di Nathalie Geyer, nel gruppo dal 1996 in occasione del comeback di questa ormai
datata formazione francese, si adatta meglio ai modi melodici di "Keep on Dreaming" e della sua versione cantata in francese "Accroche-Toi À Tes Reves" (inclusa come bonus track) o a quelli teatrali di "Behind Those Walls", piuttosto che ai frangenti più frenetici di una "Cruel Obession" o a quelli speedy di "Road of Despair".
Un lavoro tutto sommato onesto, ma con troppe frecce spuntate al suo arco.
Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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