Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2002
Durata:48 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. WHITECHAPEL 1888
  2. TO KILL A STRANGER
  3. HAPPENSTANCE
  4. FREEWHEEL BURNING
  5. MOB RULES
  6. BIG CITY NIGHTS
  7. CRUCIFY YOURSELF
  8. L.O.V.E. MACHINE
  9. BALLS TO THE WALL
  10. WITH THE FIRE
  11. WHERE EAGLES DARE

Line up

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Credevate che il Metal fosse la creazione di mostri sacri quali Judas Priest, Black Sabbath o Iron Maiden, la lunga e non facile evoluzione musicale che ha portato dall'hard rock dei Settanta alla NWOBHM, al thrash, al death e a tutto il resto? Pensavate di sapere tutto, ma proprio tutto, su questa musica e sulla sua storia? Bene, forse è il caso di ricredervi, dato che le cose non sono proprio andate come vi hanno sempre voluto far credere… Correva l'anno 1980 (certo, quale data più standard poteva essere utilizzata per dare i natali all'heavy metal?) quando una giovane band americana, tali Fozzy, firmava il proprio primo contratto discografico per la misconosciuta etichetta giapponese Big Happy Mountain Rock Records.
Nel giro di tre settimane l'etichetta fallisce clamorosamente lasciando i Fozzy vincolati ad un contratto ventennale, costretti a non lasciare il Giappone e, per di più, senza il becco di un quattrino. Ma ecco che i nostri eroi, lontani dall'abbattersi per la disastrosa situazione nella quale si vengono a trovare, decidono di investire tutte le proprie energie nella musica, registrando demo, facendo numerosi concerti nella zona di Tokio e creando così un nuovo sound, melodico e aggressivo ad un tempo stesso, che passerà alla storia col nome di Heavy Metal. Raggiunto un discreto successo nella terra del Sol Levante, il nome, o meglio, le song della band cominciano a circolare anche in Europa e negli States, ma purtroppo tra le mani sbagliate. Sì, perché, riconosciuta la propria inferiorità e mancanza di originalità di fronte ai brani dei Fozzy, numerose altre band ancora agli esordi, consapevoli del contratto fallimentare che bloccava la band in Giappone, ha così approfittato per fare proprie le song della geniale ma sfortunata band. Pensavate dunque che pezzi quali "Big City Nights", "L.O.V.E. Machine" o "Where Eagles Dare" fossero rispettivamente opera di Scorpions, W.A.S.P. e Iron Maiden? Ebbene vi sbagliavate! E le rivelazioni continuano… Credevate che il grunge (o meglio, "overcast rock" come i Fozzy lo definirono) di inizi Novanta fosse invenzione di Pearl Jam e Nirvana o che il nu-metal appartenesse di diritto a Limp Bizkit e soci? Niente affatto! È tutto opera dei Fozzy, ai quali è stato rubato praticamente tutto in ambito musicale! Scettici? divertiti? Indignati? Ora che il contratto con la fantomatica Big Happy Mountain Rock si è concluso, i Fozzy approdano finalmente ad un contratto serio e pubblicano il primo album (dopo più di vent'anni), "Happenstance", contenente i migliori episodi della propria travagliata carriera e decisi a rifarsi degli anni persi.
Quale storia più strampalata (degna di b-movie quali "Fusi di testa" o "Airhedas") poteva celarsi dietro al nome Fozzy è difficile immaginarlo, ancora più difficile coglierne il senso, dato che i brani (ri)proposti suonano decisamente piatti e poco convincenti, lontani di molto dai rispettivi storici originali. Certo nell'ottica goliardica e parodistica dell'intera macchinazione (direi più commerciale che altro) il prodotto musicale risulta nettamente all'altezza di quello pubblicitario; per il resto, facciamoci una grassa risata e passiamo pure oltre.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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