Dopo quattro anni di silenzio i napulegni
Nameless Crime ritornano sulla scena con una formazione rinnovata e un nuovo disco,
Modus Operandi. Ma cerchiamo un momento di capire cosa è accaduto. Dopo il notevole
Law and Persecution, della formazione originale dei
Nameless Crime rimane solo
Raffaele Lanzuise ed entra in scena una costola dei (purtroppo) non più esistenti
Endorphine. Formazione nuova quindi, che in parte ha portato una ventata di novità nel sound dei
Nameless. Album complesso ed articolato questo
Modus Operandi. Complesso eppure da subito fruibile ed immediato sin dai primi ascolti. A mio parere se da una parte è vero che la formazione rinnovata perde una chitarra, dall'altra parte non perde nulla dal punto di vista dell'impatto sonoro. Anzi. La preparazione tecnica dei campani è a dir poco invidiabile, eppur il loro non volerla ostentare, li porta a creare un sound davvero particolare. Ah, già, ma visto che qui si parla di Metal lo posso dire:quando i nostri vogliono, cacciano un sound solido e massiccio come un fottutissimo muro di cemento. La opener
Feedtime fa subito notare gli intrecci ritmici in cui i
Nameless Crime tanto si trovano a loro agio, e con cui scolpiscono il loro sound. Tra le melodie che si incastrano con la doppia cassa, nel brano
Withdrawal emerge tutto il carattere della voce di
Dario Guarino. E un particolare plauso va fatto proprio a quest'ultimo, per la sua ottima pronuncia inglese, e per la sua personalissima interpretazione e timbrica con cui esprime tutto il suo carattere nei brani. Basta ascoltare un brano come
Akinesis, da brividi, completamente diverso dagli altri. Il singolo
Unsigned per cui la band ha anche girato un videoclip, fa uscire appieno il carattere di ogni singolo elemento, livellando perfettamente i ruoli di ogni strumento. In
Sleepwalking ho ritrovato vaghe reminiscenze degli
Endorphine, con linee di chitarra "viaggianti" e melodie che tendono ad inspessirsi con l'incedere del brano. Ottimo lavoro quello di
Dario Graziano, alle tastiere e synth, poiché mai invasivo e sempre d'impatto nel tessere le tele delle sue melodie. Se la band partenopea doveva dimostrare ancora qualcosa, con questo
Modus Operandi di sicuro ha messo l'ennesimo mattone che va a consolidare la scena italiana. Scena musicale che purtroppo non riceve mai i giusti meriti. Fidatevi se vi dico che questo
Modus Operandi è un album che merita più di un mero ascolto "giusto per..". Questi ragazzi suonano col cuore e, come si dice a Napoli, con la CAZZIMMA.
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