Non esiste una durata giusta e una sbagliata per una recensione. Questa, ad esempio durerà ben poco, perché gli ucraini
Hell:On arrivano al terzo album con una proposta che merita ben poca attenzione e fatica.
Un thrash metal estremamente canonico, dove i Testament la fanno da padrone. Ben suonato, per carità, ma la capacità di assimilare e rielaborare quanto fatto da altri è davvero scarsa. Qui si copia di brutto e il risultato è troppo simile a decine e decine di lavori che affollano le mensole di tante case e di tanti negozi di dischi.
Se proprio siete amanti del thrash, magari un giretto fatelo da queste parti, ma se cercate qualcosa di nuovo, di cui innamorarvi, lasciate stare.
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