L'opener "Embrace the Abyss", con quel suo inizio (che ricorda pericolosamente "Hearts on Fire") ed andi
powereggiante un po' alla Hammerfall, è fuorviante dato che quella dei britannici
Disarm Goliath è pur sempre una proposta che resta fortemente ancorata alla tradizione delle più ruvide formazioni della N.W.O.B.H.M. e, infatti, sembra quasi di trovarsi di fronte ad una delle uscite d'epoca della Ebony Records.
Invece questa è la ristampa in vinile (ed in edizione limitata) che dalla Germania, la Pure Steel Records ha appena realizzato per "Born to Rule", il secondo album dei Disarm Goliath che era già uscito - autoprodotto - nell'aprile dell'anno scorso. Il primo, "Only the Devil Can Stop Us", risale addirittura alla fine degli anni '90 ma da allora, tra alterne fortune, avevano poi dato alle stampe solo un paio di EP.
"Born to Rule" si rivela un lavoro onesto ma poco più, che oltre tutto viene penalizzato da un approccio vocale che non riesce a suscitare grandi soddisfazioni: Steve Bell è un discreto mestierante che ci mette tanto cuore ed enfasi, ma resta ben lontano dai migliori – ma anche da quelli un po' meno bravi - cantanti, finendo talvolta in evidente affanno, come nel caso della conclusiva "Cry of the Banshee".
Qualche volta le varie canzoni tradiscono maggiormente quelle che sono le fonti d'ispirazione del gruppo, ad esempio quando la pur discreta "Man Of Sin's" paga pegno ai Maiden, oppure "Propaganda (Invasion of Thought)" ai Grim Reaper e Blitzkrieg, ma nel complesso è davvero troppo poco, e non solo per fare la differenza ma anche per farsi più semplicemente notare.
I am
I hear
I see
I feel
I review
I think therefore I am ...
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