Copertina 6

Info

Anno di uscita:2004
Durata:43 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. FLESHENGINE BREAKDOWN
  2. PLAGUE
  3. MY FALL
  4. ...OF EVERY STRAIN
  5. REDEEMER
  6. INSECT SONG
  7. ASHES
  8. WEAK AND WOUNDED
  9. ABSENT
  10. WITHIN

Line up

  • Shawn Gallagher: vocals, keyboards
  • Oscar Gouveia: guitars
  • Jeff Saude: guitars
  • Alex Botelho: guitars
  • Adam Gonsalves: bass
  • Kevin Camille: drums

Voto medio utenti

Se Hetfield, dopo aver passato un lungo periodo a Gothenburg, al suo ritorno nella sala prove dei Metallica proponesse al resto del gruppo nuove idee, probabilmente verrebbero fuori dei pezzi non troppo distanti da "Fleshengine Breakdown". Gli americani (di New Bedford, Massachusetts) Beyond The Embrace hanno appunto provato ad unire l'irruenza e la sfrontatezza tipica dei Metallica al death metal della scena svedese, senza comunque dimenticarsi della controparte finlandese, triste e malinconica dei Sentenced, che traspare su "My Fall". Le cose migliori le propongono con la già citata opener e con "...Of Every Strain", dove è evidente l'ispirazione agli At The Gates, In Flames e progenie. In questo è sicuramente d'aiuto la voce di Shawn Gallagher, che se è spesso vicina a quella di James Hetfield e Phil Anselmo, è pure in grado di attirare le attenzioni dei sostenitori di Tomas Lindberg e Anders Friden. Altra caratteristica del gruppo è la presenza in formazione di tre chitarristi, sebbene non si senta poi chissà quale differenza, anche se ci provano, come all'inizio di "Redeemer" (ottimo episodio) o nella breve ed acustica "Ashes". Ad ogni modo le parti di chitarra risultano nettamente più convincenti di quelle di batteria, piuttosto scontate ed anonime. Quello che è mancato a questo album ed ai Beyond The Embrace, è un pizzico in più di violenza, cosa invece riuscita ai loro connazionali Darkest Hour, e sopratutto il non essere stati in grado di proporre 10 brani sullo stesso livello, limitandosi ad alcune discrete canzoni accompagnate da altre non sempre convincenti ("My Fall" o la titletrack) o caratterizzate da cadute di tono (e nella noia). I Beyond The Embrace nel realizzare il loro secondo album sembrano essersi fatti prendere la mano dal desiderio di impiegare e/o sfoggiare nelle proprie canzoni tante (troppe) cose, più di quanto fossero in grado di sostenere con un songwriting non ancora del tutto maturo. "Insect Song" non è completamente da buttare, varie cose si fanno pure apprezzare, ma non riesce a soddisfare le aspettative.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.