Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2013
Durata:68 min.
Etichetta:earMusic

Tracklist

  1. DIAMOND BLADE
  2. WITHOUT A SOUND
  3. KILLING DEATH
  4. EPIPHANY
  5. END OF EMOTION
  6. DREAMS THAT NEVER DIE
  7. SEASONS WILL FALL
  8. NEVER GONNA STOP
  9. ISOLATION
  10. SWEET DESPAIR
  11. DOWNSHOT
  12. ONLY YESTERDAY

Line up

  • Zak Stevens: vocals
  • Paul Michael Stewart: bass
  • Bill Hudson: guitars
  • Henning Wanner: keyboards
  • Christian David Wentz: guitars
  • Adam Sagan: drums

Voto medio utenti

Ho da sempre amato i Savatage, alla follia.
Ho da sempre amato Zak Stevens e i suoi Circle II Circle.
Ho infilato il nuovo "Seasons Will Fall" nel lettore e ne sono rimasto deluso.
Ho intervistato Zak, mi ha parlato di un album bellissimo, summa dei suoi lavori precedenti, il suo preferito della sua discografia..allora mi dico, avrò sentito male io.
Rimetto "Seasons Will Fall" nel lettore e la delusione è rimasta, tanto implacabile quanto mal voluta.

C'ho messo un po' però a capire cosa non andava davvero, alla fine sono giunto a una conclusione: l'ha prodotto Topo Gigio. E l'ha anche cantato, non ci sono altre spiegazioni. Aggiungiamo il fatto che su 6 elementi in formazione 4 sono nuovi e..pata-trac. O quasi.
No davvero, ci sono delle canzoni in cui fatico quasi a riconoscere Zak, se non fosse che la sua voce meravigliosa è praticamente inconfondibile. Il problema grosso è che qui le sue corde vocali sembrano malevolmente stiracchiate, della potenza e dei picchi a cui l'ugola di Stevens ci aveva abituato non ce n'è proprio traccia. Colpa sua? Certo, una qualche colpa ce l'avrà anche, ma trovo che la colpa più grossa sia da ricondurre a una produzione deficitaria.
Musicalmente parlando l'album è bello e davvero variegato, come Zak mi ha raccontato in sede d'intervista, passando da momenti marcatamente più metal, come ad esempio l'ottima opener "Diamond Blade", ad altri molto più Savatage-oriented, quali "Dreams That Never Die", la title-track e soprattutto la stupenda "Killing Death", coi suoi rumori di sottofondo che tanto mi hanno ricordato quel capolavoro di Dead Winter Dead, a mio modo di vedere il vero picco della carriera dei Savatage.
Parlando invece di "Seasons Will Fall", il picco viene raggiunto proprio sul finale, con la meravigliosa ballad "Only Yesterday", che finalmente riesce ad esaltare e mettere sotto l'adeguato riflettore Zak Stevens e la sua fantastica voce, accompagnata in questo caso da un comparto strumentale da brividi, che regala forse la ballad più bella della discografia targata CIIC.
Insomma, non fa poi così schifo sto disco no? Ecco, il problema è che ho citato..quante canzoni, 5-6? Il resto, ovvero più della metà del disco, è un filler unico. Canzonette che nulla aggiungono e nulla tolgono alla bontà globale di un disco ben suonato, cantato discretamente e prodotto male, ma che portano la durata a BEN 1 ora e 10 minuti, un'esagerazione immotivata.

Delusione quindi, perchè da un gruppo come i Circle II Circle mi aspettavo qualcosa di molto meglio, soprattutto dopo le belle parole di Zak Stevens in fase d'intervista. Disco sufficiente e niente più, consigliato ai fans di lunga data e a pochi altri. Sono comunque più che convinto che i CIIC sapranno rifarsi e tornare ai fasti di qualche anno fa.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 feb 2013 alle 00:07

Secondo me è un gran disco, oltretutto è il disco più Savatage-oriented dei CIIC, forse è per questo che mi piace

Inserito il 12 feb 2013 alle 19:55

...sono d'accordo,una voce meravigliosa, in questo caso con le ali tarpate...per quanto riguarda la magia emanata dai savatage....beh,siamo lontani...solo qualche sprazzo,ecco!

Inserito il 12 feb 2013 alle 16:09

...concordo su Take Back Yesterday!!!

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.